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Lunedì 12 Marzo

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Clamoroso

Il ministero della Salute dice che i cani randagi in Italia sono almeno 700 mila, e però pensa che siano anche di più, troppi essendo i canili abusivi, troppi essendo i canili non abusivi che non comunicano i dati, troppe essendo le amnesie di regioni come Calabria e Campania che non fanno sapere niente. Vi è poi un intenso traffico di cani randagi dal Sud verso il Nord, al punto che zone dove il randagismo era scomparso si trovano di nuovo col problema. Per esempio Varese, Como, l’hinterland di Milano, Monza. Nella sezione milanese della Lega Nazionale per la difesa del cane denunciano l’improvvisa diffusione di malattie che si credevano scomparse, come la leishmaniosi e la giardiasi, e sostengono che «questi animali “deportati” sono cani problematici: malati, diffidenti, fobici, di difficile adozione» [Meroni, Libero].

Cracco in Galleria serve una pizza margherita a 16 euro

Il maestro della pizza napoletana, Gino Sorbillo, placa le polemiche dicendo che Cracco non contrabbanda la sua pizza come «napoletana», «e poi a me la sua interpretazione è piaciuta». Si tratta di una sfoglia tipo frisella molto leggera e croccante «con eccellente sugo di pomodoro San Marzano e fette di mozzarella di bufala aggiunte alla fine». Le polemiche riguardano sia l’affronto alla sacra ricetta («Ho visto la pizza di Cracco e mi sono catapultato a consegnare 8 stelle Michelin all’egiziano sotto casa») sia il prezzo: pizza, bottiglia d’acqua e caffè 26 euro [Elvira Serra, CdS]. Nino Materi sul Giornale non si pronuncia sul sapore della Craccorita, ma la giudica brutta, e insinua che si tratti di una trovata esclusivamente pubblicitaria per far parlare del locale appena aperto.

Delitto e suicidio

Giulio Gauna, di anni 90, elettricista in pensione, partigiano a suo tempo col nome di Canguro. Fatta accomodare in tinello, sulla poltrona preferita, in mezzo a ninnoli e quadri, la compagna sua Vera Sartore di anni 88, ben nota pasticciera di Borgo Vittoria, le sparò in fronte due colpi di 7,65. Sedette quindi accanto a lei, sull’altra poltroncina, e si tirò alla tempia. E fine. Avevano avuto lui una moglie e lei un marito, e da questi matrimoni erano nati un figlio a lui e un figlio a lei. E adesso stavano insieme da 40 anni. Ma l’Alzheimer… Sicché lui – lei non capendo più niente, e però sempre gentile e sorridente – la lavava, la vestiva, la pettinava, la portava dal parrucchiere, perché fosse sempre perfetta, e a modo (in Torino, venerdì mattina, appartamento signorile al primo piano di via Coppino].






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