Il premier Giuseppe Conte rilascia una lunga intervista al CdS in cui difende l’accordo commerciale con la Cina sulla nuova Via della Seta che dovrebbe firmare la prossima settimana, durante la visita di Xi Jinping in Italia.
Accordo che secondo i critici (tra i quali Salvini) permetterà una penetrazione geopolitica della Cina in Europa, con l’Italia come testa di ponte. Dice Conte: «Nessun rischio di colonizzazione. Le ragioni della prudenza sono pienamente condivise all’interno del governo: la tutela della sicurezza nazionale, anche sul piano economico, è un valore fondamentale che intendiamo rafforzare. Con Pechino dobbiamo riequilibrare la bilancia commerciale, attraverso un maggior accesso al mercato cinese per i nostri beni» [Fontana e Franco, CdS].
«Gli Stati membri devono ricordarsi che abbiamo le nostre regole sulla trasparenza e la concorrenza, quindi gli appalti pubblici devono essere aperti a tutti”. Dall’Unione europea arriva una raccomandazione esplicita a tutti i Paesi che intendono aderire alla Belt and Road Initiative.
La Cina è un “partner strategico” ma anche un “concorrente economico” e un “rivale sistemico che promuove modelli alternativi di governance”. Per questo motivo occorre “proteggere la nostra economia di mercato da possibili distorsioni“ e dai “rischi di sicurezza” derivanti “da investimenti stranieri in attività, tecnologie e infrastrutture critiche” come il 5G.
Anche il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, definisce l’accordo “opaco” ed esorta l’Italia “a fare attenzione” prima di firmare atti che contrari al “rispetto della sovranità e dello Stato di diritto”» [Pucci, Mess].
CLICCA QUI e ricevi gratuitamente anteprima completa via mail per un mese