domenica 17 Novembre 2024
Notizie e curiosità dal mondoAddio allo stilista giapponese Kenzo

Addio allo stilista giapponese Kenzo

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Rassegna stampa dal 28 settembre al 4 ottobre 2020

Domenica 4 ottobre a Parigi, nel tardo pomeriggio, ci lascia definitivamente, presso l’American Hospital di Neuilly-Sur-Seine, lo stilista giapponese Kenzo, all’età di 81 anni, anche lui vittima del Covid-19.

Famosissimo in tutto il mondo, padre della casa di moda a Parigi, primo designer giapponese. L’uomo aveva contratto la malattia nelle scorse settimane ma purtroppo non è riuscito a sconfiggere il virus.

Kenzo Takada, nato in Giappone nel 1939, ha sempre rappresentato il mondo della moda, un importante trait d’union fra l’estetica nipponica e asiatica. Cultura e moda fuse in un’unica anima. Gli abiti di Kenzo sono delle vere opere d’arte, un mix di colori e fantasia.

Le stampe floreali catturano l’ attenzione della stampa di settore  e della critica, facendo si che lo stilista si affermi anche nel settore maschile e approdi a cavallo degli anni ’70 e ’80 nel mondo delle  fragranze , con il suo primo profumo. Nel 1999 abbandona il mondo dell’alta moda e decide di dedicarsi al design d’ interni.

Una vita piena di successi,scoperte e talenti, una fragranza fresca e indelebile negli anni. Un addio a Kenzo Takada.

USA

Il Presidente Donald Trump e sua moglie Melania sono risultati positivi al Covid-19.

Essendo nel pieno del periodo elettorale Trump non aveva intenzione di  farsi ricoverare  ma è stato costretto a cedere alle pressioni dei dottori dopo che gli era stato dato un ultimatum: poteva recarsi all’ospedale mentre era ancora in grado di camminare o i dottori sarebbero stati costretti a portarlo in una carrozzella o in barella nel caso le sue condizioni peggiorassero, come riporta la Cnn. Il presidente ha atteso la chiusura di Wall Street, ed ora continua a fare campagna twittando dal suo letto d’ospedale. Il consigliere per la sicurezza nazionale Robert O’Brien ha riferito alla Cbs che Donald Trump si sente meglio, ma resterà ancora ricoverato pur volendo tornare alla Casa Bianca.

Sono venuto al Walter Reed perché non mi sentivo tanto bene, ma ora mi sento molto meglio e penso di tornare presto per proseguire la campagna elettorale ma il vero test sarà nei prossimi giorni” lo afferma Trump con un video su  Tweeter per rassicurare gli americani. Sean Conley, medico della Casa Bianca, sottolinea:  “Cautamente ottimisti ma non è ancora fuori pericolo“. “Stiamo lavorando duro perché io torni, devo tornare perché dobbiamo ancora fare l’America di nuovo grande, abbiamo fatto un lavoro molto buono ma restano ancora alcuni passi, dobbiamo finire il lavoro. Sono impaziente di riprendere la campagna da dove è stata interrotta“, ha spiegato.

Il presidente sottolinea che non poteva fare altro per evitare di contagiarsi, il suo ruolo e i suoi impegni non potevano limitarlo.

Non potevo isolarmi alla Casa Bianca, non vedere e non parlare con nessuno. Questa è l’America, questi sono gli Stati Uniti, siamo il più grande e il più potente Paese del mondo“, ha proseguito, affermando che “un vero leader deve affrontare i problemi“. Poi ha riferito che la first lady Melania è convalescente alla Casa Bianca e sta andando molto bene, e giocosamente sottolinea che i 24 anni di differenza di età che li divide gioca notevolmente a suo favore, come testimoniano le statistiche.

SCONTRI NEL NAGORNO -KARABAKH

Le autorità azere  riportano che è ‘sotto il fuoco’ delle forze armene la seconda città dell’Azerbaigian, Ganja, mentre continuano gli scontri a Stepanakert, città principale del Karabakh, in preda ad un conflitto tra separatisti armeni e forze azere. Le sirene sono scattate il 3 ottobre, intorno alle 9.30 locali (le 7.30 in Italia) nella città, seguite da multiple esplosioni. “La città azera di Gandja è sotto il fuoco delle forze armene” ha dichiarato il ministero azero della Difesa sul suo profilo Twitter. Le autorità della regione indipendentista del Nagorno-Karabakh hanno intanto affermato di aver distrutto un aeroporto militare.

UNIONE EUROPEA – REGNO UNITO

La Commissione europea il 1 ottobre ha avviato un’azione legale contro il governo britannico per un progetto di legge che modifica unilateralmente, in violazione del diritto internazionale, alcune clausole dell’accordo sulla Brexit firmato con l’Unione europea. Come riporta il giornale Internazionale, l’obiettivo di Londra è ripristinare i controlli alla frontiera tra l’Irlanda e l’Irlanda del Nord per garantire a Belfast un accesso senza ostacoli al mercato britannico. A Bruxelles è in via di sviluppo un nuovo ciclo di negoziati sulla relazione futura tra l’Unione europea e il Regno Unito.

LIBANO-ISRAELE

Dal 1 ottobre i governi di Tel Aviv e Beirut, hanno annunciato dei negoziati, con la mediazione delle Nazioni Unite, sulla delimitazione della loro frontiera marittima. I due stati, ancora in guerra fra loro, inizieranno i negoziati il 12 ottobre a Naqura, nel sud del Libano.

TURCHIA

Il 1 ottobre è entrata in vigore una legge che rafforza il controllo delle autorità sui social network. Si prevede la possibilità di chiudere i social network più diffusi, tra cui Twitter e Facebook, se non verranno rimossi entro 48 ora eventuali contenuti sgraditi su richiesta dei tribunali.

UNIONE BIELORUSSIA-TURCHIA

Il 2 ottobre sono state annunciate dal presidente del consiglio europeo Charles Michel nuove sanzioni contro quaranta dirigenti bielorussi coinvolti nella repressione dell’opposizione. Tra loro non c’è il presidente Aleksandr Lukašenko. Per superare il veto cipriota sulla Bielorussia, i leader europei hanno raggiunto un accordo che minaccia la Turchia di possibili sanzioni economiche per le sue esplorazioni petrolifere nel Mediterraneo orientale.

BELGIO

L’eurodeputata transgender dei Verdi Petra De Sutter è diventata vice prima ministra del nuovo governo belga e ministra della Pubblica amministrazione. In Europa è la prima persona transgender a diventare ministra. De Sutter era stata anche la prima  transgender a candidarsi ad un’elezione e ad essere eletta nel Parlamento belga nel 2014. Eletta nel 2019 al Parlamento europeo, all’età di 57 anni, dove è stata presidente della commissione per il mercato interno e la tutela dei consumatori. De Sutter è una ginecologa e un’attivista per la riproduzione medicalmente assistita e per i diritti delle persone transgender.






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