Alle Terme di Caracalla di Roma Stefano Bollani e Chucho Valdés nella prima europea di Piano a Piano, da Cuba a Roma. Simone Orlando su Il Messaggero: «In realtà si tratta di un viaggio di ritorno. I due compositori e pianisti si incontrarono su Mambo Influenciado nel programma di Bollani su Rai 1 L’importante è avere un piano, poi l’invito fu ricambiato nel 2018 al Gran Teatro dell’Avana da Valdès, stella del jazz afro-cubano, 77 anni, vincitore di numerosi Grammy, figlio del grande pianista Bebo Valdés e fondatore del gruppo Irakere che negli anni ’70 cambiò il corso dellamusica cubana. Entrambe le volte la coppia artistica non ha stabilito cosa dovesse succedere ed è stato un successo: “Solo nel pomeriggio decideremo gli argomenti su cui dialogheremo per divertirci e divertire il nostro pubblico”. Sostiene Bollani, 46 anni: “L’esperienza cubana è stata fantastica. Di solito devi scegliere tra alto e basso, tra musica colta e popolare. A Cuba, in Brasile e Argentina, invece ci sono musiche popolari e raffinate allo stesso tempo. La musica in quei posti è un fatto sociale che crea aggregazione, ha una dimensione collettiva e rituale molto forte”. Sin dalla prima volta insieme, ha pensato di avere a che fare con un’anima gemella: “Ho conosciuto tanti pianisti, tutti bravissimi e con i quali è stato semplice suonare, però in questo caso la facilità non deriva solo dalla tecnica, ma da una vicinanza di idee. Quando Chucho ‘dice’ una cosa spesso mi spiazza, ma lo capisco. È la perfezione che può accadere in un dialogo riuscito, come avviene nei rapporti interpersonali quando c’è sintonia. Tutto nuovo, ma lo comprendo. Incredibile l’energia che porta sul palco e nella vita quotidiana”».
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