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Anteprima, la spremuta di giornali del 10 ottobre 2019

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anteprima la spremuta di giornali

Clamoroso
Parte dell’universo invisibile: 95% [Paterlini, Sta: vedi in Quarta Pagina].

In prima pagina
• L’Onu non ha più un dollaro. Sessantaquattro Paesi – tra cui gli Usa – non hanno pagato i contributi annuali. Mancano 230 milioni di dollari. Stipendi a rischio. 
• Unicredit applicherà tassi negativi sui conti correnti superiori a 100 mila euro
• Germania, un neonazista armato assalta in diretta web una sinagoga. Due morti
• In Siria è iniziata la campagna militare turca
• Il leghista Raffaele Volpi è il nuovo presidente del Copasir (l’organo col quale il Parlamento vigila sulle nostre spie)
• Sondaggi: salgono Lega e Pd, in calo M5s
• Lufthansa rientra nella partita per Alitalia
• Il primo ergastolo della patente in Italia
• Condannati a 16 anni i due che spararono a Manuel Bortuzzo
• Il Nobel per la Chimica agli inventori delle batterie al litio
• L’italiano Ricciardi a capo del gruppo europeo contro il cancro
• Le ultime sulla bozza del decreto fiscale
• Una commissione anti bufale sui social. La proposta di legge di Matteo Renzi
• Antonio D’Amato e Nino Di Matteo sono stati eletti al Csm
• A Montgomery (Alabam), la città in cui Rosa Park diede il via alla protesta contro il razzismo, è stato eletto il primo sindaco nero. È un giudice di 45 anni
• In Svizzera entra in funzione  la prima centrale solare galleggiante del mondo. Si trova in montagna. Produrrà energia pari al consumo di 220 famiglie per un anno.
• Il 77 per cento dei rifiuti in mare è plastica. In Sicilia la più grande discarica d’Italia
• La procura chiede quattro anni di galera per Ingroia. È accusato di peculato
• Violentata perché voleva recuperare il suo cellulare. È successo, in provincia di Como, a una ragazzina di 13 anni
• Il Tribunale di Bologna: il Sistema Bibbiano non esiste
• L’ex moglie dice che Cipollini le puntò una pistola alla tempia
• Milan, presentato il nuovo mister Pioli: «Conta solo vincere»
• Sono morti Filippo Penati e Beppe Bigazzi

Ricchi
Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, l’anno scorso le 400 famiglie più ricche hanno pagato un’aliquota fiscale effettiva inferiore a quella dei lavoratori: 23% contro 22,4%. Il calcolo è contenuto nel saggio The triumph of injustice degli economisti Emmanuel Saez e Gabriel Zucman della University of California, in uscita la prossima settimana [Valsania, Sole].

Tasse
Lei e suo marito Bill siete da anni sul podio dei Paperoni globali. Cosa vi spinge a occuparvi dei problemi del mondo?
«Le nostre famiglie non erano ricche: hanno lottato per farci studiare e fin da piccoli ci hanno insegnato quali doveri avevamo verso la comunità. Siamo arrivati fin qui non solo perché abbiamo lavorato duro, ma grazie a una buona dose di fortuna: ci siamo trovati nel posto giusto al momento giusto. Averne coscienza ci permette di non dare nulla per scontato».
Dite che chi ha di più deve pagare più tasse: una posizione, qui negli Stati Uniti, non proprio popolare…
«Chi fa fortuna in America spesso ha beneficiato di buone università, tecnologia, infrastrutture. Se di queste cose fruiscono solo i ricchi. il Paese non cresce. Chi ha di più deve pagare più tasse per assicurare il futuro alle prossime generazioni» [Melinda Gates ad Anna Lombardi, Rep].

Democratici
«I democratici statunitensi si stanno perdendo in un’evoluzione estremista nella confusione più totale dovuta alla mancanza di un vero leader. L’unico candidato moderato, Joe Biden, è un quasi ottantenne con nessun carisma o visione degni di questo nome. Bill Clinton e Barak Obama sono stati due giganti rispetto a lui. Gli altri due contendenti, Bernie Sanders (anch’egli non giovane) ed Elisabeth Warren, propongono politiche economiche disastrose. Il primo si definisce socialista e chiede che un’infinità di servizi pubblici siano completamente gratuiti per tutti, dalla Sanità all’Università senza dire come finanzierebbe queste enormi nuove spese. La Warren lo dice: con aliquote fiscali marginali del 75 per cento per i redditi molto alti e varie nuove tasse sulle imprese. In realtà anche queste imposte che quasi espropriano il reddito dei più ricchi non basterebbero e quindi ci vorrebbero altre tasse. Imposte che avrebbero effetti devastanti sull’economia» [Alesina, CdS]. 

Olanda
Sabato scorso la Cementir della famiglia Caltagirone ha trasferito la sede legale in Olanda, seguendo l’esempio, tra gli altri, di Fca e di Exor, la cassaforte della famiglia Agnelli. Motivo di questa migrazione: da un lato il diritto olandese rende più facile controllare l’azienda anche se non si ha la maggioranza assoluta delle azioni, dall’altro – e soprattutto – perché la tassazione sugli utili finanziari in Olanda è pressoché nulla [Palombi, Fatto].

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