giovedì 21 Novembre 2024

Giulia D'Argenio

Giulia D’Argenio, 33 anni, una laurea in relazioni internazionali e un dottorato in storia dell’Europa. Ha incrociato il giornalismo nel periodo della ricerca e per sei anni ha collaborato con il quotidiano indipendente Orticalab. La cronaca e le inchieste hanno viaggiato di pari passo all’impegno nel volontariato, prima di virare sul mondo degli eventi e della cultura, scoperto negli anni dell’università e nel periodo di collaborazione con la Fondazione Idis di Napoli. Oggi lavora con la Fondazione Francesco Saverio Nitti
Advertisment

Giulia D'Argenio

Giulia D’Argenio, 33 anni, una laurea in relazioni internazionali e un dottorato in storia dell’Europa. Ha incrociato il giornalismo nel periodo della ricerca e per sei anni ha collaborato con il quotidiano indipendente Orticalab. La cronaca e le inchieste hanno viaggiato di pari passo all’impegno nel volontariato, prima di virare sul mondo degli eventi e della cultura, scoperto negli anni dell’università e nel periodo di collaborazione con la Fondazione Idis di Napoli. Oggi lavora con la Fondazione Francesco Saverio Nitti
Advertismentspot_img

Sud&Nord. Accorciare le distanze

Un sindacalista di origine marocchina, travolto e ucciso da un camionista 26enne di Caserta. Due vicende, due storie di vita espressione di un Sud globale, tragicamente intrecciatesi in uno dei tanti poli...

Sono gay e sieropositivo. E non devo nascondermi

“Un giorno felice” è il reportage di Francesco Tavoloni sulla vita di Paolo Gorgoni, tra i fondatori dell’associazione“Plus. Persone lgbt sieropositive”. Un altro protagonista di questa esperienza, Michele Degli Esposti. Le loro...

L’idiozia del sistema (sanitario) regionale

Ipotizziamo che Ilaria sia una lavoratrice fuori sede, senza residenza né iscrizione al sistema sanitario regionale dell’Emilia-Romagna o che Rossella sia una studentessa nella stessa condizione, sul medesimo territorio. Ipotizziamo che Ilaria...

La pericolosa retorica delle emergenze e del loro ricordo. Irpinia 40 anni dopo

Sono quarant’anni che l’Irpinia ricorda, ogni anno, con immutata (e comprensibile) commozione i giorni tremendi del terremoto che, il 23 novembre 1980, distrusse larga parte del suo territorio, pezzi di Basilicata e...

Quello che Salvini (e l’Italia) ignora

«Sono stanco Giulia. Stanco. Dormo e aspetto. Non faccio niente. Non c’è niente da fare». Solomon è nigeriano. Ha 23 anni. Ma il suo corpo, piccolo e nerboruto, ne dimostra di più....

Da Bologna all’Irpinia: perché fare memoria

Quando la terra cominciò a tremare, mio nonno, piccolo e nerboruto, si caricò mio zio su una spalla, il vicino sull’altra e si fiondò giù per le scale. Entrambi infermi non avrebbero...

Le sentinelle di cui abbiamo bisogno

«Il treno per San Benedetto Val di Sambro è in partenza dal binario 1 piazzale est». La voce metallica dei nastri registrati dalle Ferrovie dello Stato informa i viaggiatori di una partenza...

Ripartire da Sud. Ripartire dall’Italia

C’è una sensazione vicina alla certezza che emerge nel caos generato dalla pandemia. A dispetto di tutti gli slogan. Continuiamo a ripeterci che nulla sarà più come prima, immaginando l’avvento di un...