I ballottaggi che si sono tenuti ieri in 136 Comuni hanno visto il centrodestra conquistare alcune storiche roccaforti rosse, ma il risultato complessivo non è stato negativo per il Pd. Dopo 69 anni di governo di centrosinistra, Ferrara ha un sindaco di destra, il leghista Alan Fabbri. Analoga situazione a Forlì, per 50 anni in mano alla sinistra e ora conquistata dal centrodestra con il civico Gian Luca Zattini.
Il Pd torna a governare Livorno, dopo la parentesi pentastellata di Filippo Nogarin, grazie al 60% ottenuto dal suo candidato Luca Salvetti. L’altra città fino ad oggi governata dal M5s era Avellino: il nuovo sindaco è Gianluca Festa, sostenuto da liste civiche di area progressista, che ha battuto il candidato ufficiale del Pd per circa 600 voti. Buone notizie per il centrosinistra da Prato, che rielegge Matteo Biffoni; da Reggio Emilia (eletto Luca Vecchi), Cesena (eletto Enzo Lattuca) e Cremona (eletto Gianluca Galimberti).
Mentre il M5s si afferma nell’unico ballottaggio di un capoluogo in cui era in corsa, quello di Campobasso.
L’affluenza è diminuita, come accade quasi sempre: secondo i dati del ministero dell’Interno, infatti, ha votato il 52 per cento degli elettori, contro il 68 del primo turno. Salvini esulta: «Tolti sindaci alla sinistra dopo 70 anni». Zingaretti replica: «L’alternativa a Salvini c’è, ed è un nuovo centrosinistra». Da Campobasso il messaggio del M5s alla Lega: «Ora tira una brutta aria» ha detto il neosindaco Roberto Gravina.
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