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Barcellona, dicembre 2020

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A poche settimane dalle riaperture dei bar e ristoranti fino alle 22, orario in cui comunque resta attivo il Toque de Queda, le luci si sono accese!!!

Barcellona allestita a Festa come non mai, luci bellissime in tutto il centro ma anche nelle periferie più o meno nobili.

Si tenta di alleggerire l’angoscia di questi ultimi 9 mesi e si riesce a farlo.

Il consueto Mercatino di Santa Lucia, difronte alla Cattedrale, è stato allestito con notevoli misure di sicurezza, bancarelle dimezzate, corridoi ampi e ingressi contingentati.

Gran Via, Plaza Urquinaona, Portal del Angel per non parlare della Rambla e di Plaza Reyal, sono un trionfo di luci!

Tra le più belle quelle di Paseo de Gracia e di Cortes Ingles, i famosi grandi magazzini spagnoli, Casa Batlo e Casa Milà, i celeberrimi edifici di Gaudì sfoggiano le loro splendide facciate illuminate in modo straordinario.

I contagi si sono notevolmente abbassati e ora la vita sta tornando, in tempo per far ripartire il commercio e la ristorazione, oltre che lo spirito dei catalani e non.

Le persone si riversano nelle strade del centro per un caffè, anche nelle così dette terrazze, ossia i tavolini all’aperto, nonostante in questa settimana la temperatura è scesa di parecchio e poi via libera allo shopping tenuto a freno per tantissimo tempo.

Hanno riaperto palestre e Club sportivi e freddo, pioggia o vento, il mare è pieno di surfisti e i campi di padel super prenotati per giorni.

L’unica cosa che ovviamente non riparte è il turismo che rappresenta una parte importantissima del Pil della citta, con buona pace della sindaca Alda Colau che lo odia, come odia il trasporto privato e stringe le carreggiate di importanti arterie, creando un traffico che non c’era mai stato prima, ma questo è un discorso a parte, non c’è niente da fare, la Alcaldesa di Barcellona ha deciso di rovinare tutto ciò che funzionava perfettamente prima del suo malaugurato arrivo.

Barcellona comunque resisterà anche a lei, che ha fatto danni imperdonabili, resisterà e già dà segni di ripresa, per esempio fermo del turismo o no, Uber dopo aver lasciato la città 2 anni fa a seguito di una lotta con il sindacato dei tassisti locali, ha deciso di tornare nei primi mesi del 21, Balenciaga, marchio del lusso, sta aprendo un nuovo mega negozio a Paseo de Gracia.

Altri Marchi stanno aprendo a fronte di tante troppe serrande abbassate.

Con l’affermarsi dello Smart Working molti lavoratori si stanno traferendo a Barcellona, abbandonando Londra o Berlino, dove, indubbiamente, il clima e il costo della vita sono sicuramente molto allettanti.

Anche cinema e teatri sono tornati ad aprire le porte, sia pure con capienza a volte eccessivamente bassa, come il Teatro dell’Opera Liceu che aveva in cartellone in questi giorni la Traviata e ha dovuto rinunciare perché a fronte dei suoi 2000 posti, i 500 autorizzati non sono sufficienti a coprire le spese di gestione.

Indubbiamente i più danneggiati sono i 6500 Hotel della capitale catalana, troppe complicazioni per arrivare qui, non ultima la richiesta di un tampone molecolare da presentare all’arrivo in Spagna, il PCR è abbastanza costoso e non semplice da organizzare per i tempi non sempre certi della risposta, soprattutto sotto le feste.  

Vueling, per esempio, non fa neanche imbarcare senza tale documentazione. La mossa atta a un disincentivo all’arrivo in massa di turisti, certamente utile per contenere i contagi, dannosissima però per il settore.

A tale proposito mi viene da chiedere dove sia l’Europa in questo frangente, certamente una linea guida ai Paesi aderenti alla UE sarebbe stata importante, la gente è abbastanza confusa tra Paesi che vogliono il tampone rapido, quello molecolare e chi impone la quarantena.






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