L’aumento del costo del carburante lo notiamo subito: a parità di cifra spesa per un rifornimento di benzina o diesel, percorriamo meno chilometri. Potrebbe però capitare di notare che non è il costo della benzina ad essere aumentato, bensì la nostra auto a consumare di più. Quali possono essere i motivi che portano a un maggiore impiego di carburante e come risolvere il problema, quanto prima e in modo economico?
Prima di entrare nel dettaglio, occorre specificare che il consumo eccessivo di carburante può essere dovuto a diverse cause a monte. La più frequente è quella rilevata in seguito a un’ispezione del corpo farfallato, anche se non mancano ipotesi frequenti relative al surriscaldamento del motore, allo stile di guida del conducente e alla composizione della miscela stechiometrica.
Le possibili cause dell’alterazione nei consumi dell’auto
Il consumo medio di un’auto varia innanzitutto in base alla potenza del motore, oltre che agli anni del veicolo; le macchine più nuove sono predisposte per consumare meno. L’alterazione dei consumi di carburante della nostra vettura è sintomo di problemi interni al motore, che riguardano spesso il corpo farfallato.
Il nome di questa componente deriva dalla sua forma tipica a farfalla, ed è presente sia sui motori a benzina che in alcuni motori a diesel. La funzione che svolge ha un’importanza vitale, dato che controlla il passaggio dell’aria al motore. Il sistema di funzionamento può essere di due tipi:
- Meccanico
- Elettronico.
Il meccanismo invece è sempre lo stesso: quando premiamo sul pedale dell’acceleratore, la valvola a farfalla si apre per lasciar entrare aria. Maggiore è l’accelerazione e più ampia è l’apertura del corpo farfallato. Se il sistema è meccanico, il collegamento è tra il pedale e il corpo farfallato. Nei sistemi elettronici, il collegamento viene invece gestito dalla centralina elettrica.
I danni che la valvola può presentare riguardano essenzialmente il collegamento tra la componente e l’accelerazione, eventuali malfunzionamenti dovuti a impurità e rotture meccaniche. Prevenire i danni è possibile con una corretta manutenzione, soprattutto dal punto di vista della pulizia.
Altri motivi comuni che influiscono sul consumo di carburante sono:
- Lo stile di guida del conducente dell’aiuto. Guidare con marce basse anche quando non è necessario, effettuare frenate brusche e poi accelerare e andare a velocità elevata sono tutti comportamenti che aumentano i consumi dell’aiuto;
- Candele e filtro aria: queste due componenti del motore possono incidere negativamente sui consumi, laddove ad esempio il filtro sia sporco o le candele vadano sostituite. In quest’ultima ipotesi, altri sintomi frequenti sono un motore che vibra e una maggiore difficoltà ad andare in accelerazione;
- Lo stato e la qualità degli pneumatici: anche se gli pneumatici vengono legati quasi esclusivamente alla sicurezza del veicolo, in realtà il loro stato incide anche sui consumi del carburante. Fondamentale per assicurare l’efficienza da questo punto di vista, è assicurarsi che la pressione delle ruote sia quella giusta e, possibilmente, selezionare pneumatici con bassa resistenza al rotolamento;
- Aerodinamica dell’auto: anche se sembrerebbe incidere poco, anche l’aerodinamica ha il suo peso sui consumi. Un veicolo con molto carico a bordo richiede consumi sicuramente superiori rispetto a un’auto senza pesi eccessivi. Anche i finestrini aperti possono, soprattutto nelle auto più piccole, richiedere un maggior sforzo da parte del motore e quindi un maggiore uso di carburante.
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Articolo in collaborazione con Tuttoautoricambi.