Di Alessia Di Spirito
“Caro dottore come sta?”
Sembrerà banale come domanda, ma quante persone ve lo chiedono?
Qui fuori le cose vanno un po’ male, tutti si aspettano tanto, ma non tutti provano a dare il loro contributo. In questi giorni ho capito quanto sia faticoso e importante ricoprire il suo ruolo, ho capito che solo chi ha tanta passione in ciò che fa riesce a far bene. Mi rendo conto di quanto la situazione sia diventata insostenibile, i casi continuano ad aumentare e i posti disponibili in ospedale iniziano a diminuire, ma voi medici, infermieri, operatori sanitari non vi fermate.
Siete sempre pronti a dare una mano, sempre pronti ad offrire il vostro aiuto con tutte le forze che avete, e questo vi fa onore. Voglio chiedervi scusa a nome di tutto il mondo per la nostra irresponsabilità! Il vostro è un grido d’aiuto, e noi non lo stiamo ascoltando!
In questa situazione complicata, non riesco a trattenere l’emozione, non posso che ammirarvi.
Spero un giorno di diventare come tutti voi: L’angelo custode dal camice bianco.
Voglio dire cento volte GRAZIE!
Alla fine di questa battaglia, perché si vincerà, si guarderanno le vostre cicatrici e saremo sicuri di aver vinto solo grazie alle vostre forze e grazie al vostro sacrificio.
Dalla rubrica “Diario di una quarantena”: