Successo del Beyond Burger e dell’Impossible Burger, identici per sapore al Big Mac, ma fatti solo di piselli, patate, soia, carote, olio di cocco, più glucosio di barbabietola e lieviti fermentati che garantiscono l’effetto-sangue.
Giro d’affari aumentato – tra il 2017 e il 2018 – del 22%, mentre il fatturato della carne tradizionale ha avuto un incremento più modesto del 2%. David Lee, numero uno di Impossible: «L’offerta non sta dietro alla domanda». Sulla scia di questi risultati, Nestlè sta per lanciare in otto Paesi europei il suo hamburger non hamburger, battezzato Incredible, Tyson Foods e Cargill, colossi della carne classica, sono entrati nel capitale di Beyond e Memphis Meat (polpette vegetali), Just Food sta per lanciare sul mercato il tonno non tonno e il pollo non pollo, quest’ultimo ottenuto mediante selezione di cellule di gallina (prelevate tramite biopsia indolore oppure da una piuma) riprodotte all’infinito in un bioreattore grazie a nutrienti vegetali.
Costi di produzione ancora alti, ma in discesa: il tonno non tonno dai 35 mila dollari al chilo degli inizi è passato ai 16 mila attuali [Livini, cit].
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