13 C
Roma
mercoledì 24 Aprile 2024
Gente di MoondoClaire Audrin presenta ‘Sospesa’: “LAZIOSound mi ha ridato la voglia di scrivere...

Claire Audrin presenta ‘Sospesa’: “LAZIOSound mi ha ridato la voglia di scrivere e suonare”

Autore del contenuto

Si intitola Sopsesa il nuovo singolo di Claire Audrin (Chiara Rigoli) cantautrice romana vincitrice dell’ultima edizione di LAZIOSound, il programma della Regione Lazio volto a scoprire e sostenere i giovani talenti Under 35 del proprio territorio. Abbiamo intervistato Claire per scoprire qualcosa di più su questa talentosa artista.

Da poco è uscito il tuo nuovo singolo Sospesaprimo brano in Italiano; cosa ti ha spinto a scriverlo?

“Sospesa” è un brano al quale sono molto legata, tratta di un argomento molto delicato per me. Racconta di un momento della mia vita abbastanza duraturo in cui ho avuto una relazione nociva dalla quale non riuscivo a liberarmi. Scrivere “Sospesa” mi è servito tanto. È uno di quei brani che ho scritto in 10 minuti e mi ha aiutata a mettere a fuoco il problema che stavo vivendo, mi ha spronata a reagire fino a interrompere questa relazione e tornare ad essere libera.

Questo singolo arriva dopo la vittoria di LAZIOSound; che esperienza è stata e cosa ti ha lasciato?

La vittoria di LAZIOSound è stata una delle poche cose belle che ho vissuto ultimamente date le circostanze di questo momento storico. Noi artisti siamo stati molto penalizzati dalla situazione Covid e l’esperienza di LAZIOSound, a prescindere dall’esito del contest del quale sono contentissima, è stata un’occasione per risalire su un palco. Mi ha ridato la voglia di suonare, scrivere, produrre, tutte cose che mi ero un po’ dimenticata durante il lockdown, che personalmente mi aveva tolto un po’ la fantasia di fare perché sentivo di non avere più obiettivi, almeno nel breve termine.

Come descriveresti il mondo sonoro che proponi?

Partendo dai miei ascolti, io impazzisco per gli arrangiamenti acustici, è difficile che non inserisca una chitarra o un pianoforte nei miei brani. Il tutto però condito da una consistente parte elettronica. Mi piace mischiare il mondo acustico a quello elettronico, quello che prevale infatti è proprio questo: chitarra acustica e synth in primo piano. Mi piace anche molto giocare con le voci, i controcanti, vocoder, per creare un’atmosfera particolare. Spesso utilizzo le voci come fossero dei synth o come ritmica. A parte il mio singolo “Sospesa” ho diversi brani che vanno più verso il mondo delle soundtrack, molto sognanti e visivi (anche come testi). Mi piace che chi ascolta riesca anche a vedere qualcosa nella testa.

Claire Audrin è un nome darte, come è nato?

Il mio nome d’arte è la traduzione di Chiara Adriana. Chiara è il mio nome di battesimo, mentre Adriana è il mio secondo nome e la traduzione Audrin viene più dal francese. Inizialmente il mio nome d’arte era solo Claire, ma ho notato che esistevano troppe artiste omonime, quindi ho deciso di scegliere anche un secondo nome.

Scegli 5 brani o 5 artisti che ti hanno maggiormente influenzata

Questa è una domanda difficile, proverò a selezionare 5 brani: “Royals” di Lorde, “Zombie” dei The Cranberries, “Below my feet” di Mumford and Sons, “Fix you” dei Coldplay, “Yearbook” degli Hanson.

“Royals” mi ha aperto un mondo e in generale Lorde con il suo disco “Pure Heroine” è stata la mia maggiore fonte di ispirazione. È un disco che ho veramente consumato.

“Zombie” è un capolavoro, la voce di Dolores era una delle voci più comunicative nella storia secondo me. È uno dei brani che non mancano mai nel mio repertorio di cover.

“Below my feet” è un brano country che è uno dei generi che preferisco all’ascolto nonostante io scriva canzoni pop, ma sono andata a vedere i Mumford diverse volte e i loro concerti sono veramente pazzeschi. Mi hanno influenzato molto per quanto riguarda la vocalità, loro utilizzano spessissimo 4 voci insieme, che è una cosa che ripropongo quasi sempre nei miei brani.

“Fix you”: il mondo dei Coldplay è magico. Mi piacciono le atmosfere che riescono a creare, a volte mi sono ispirata in parte ai loro suoni.

“Yearbook” è uno dei brani che mi piacciono di più degli Hanson. In generale gli Hanson sono uno dei gruppi che ascoltavo di più da piccola, mi hanno influenzata moltissimo, ascoltandoli ho imparato a fare i controcanti.

Leggi anche
Bodies, la rassegna di spettacoli di Corinaldo






Siamo una giovane realtà editoriale e non riceviamo finanziamenti pubblici. Il nostro lavoro è sostenuto solo dal contributo dell’editore (CuDriEc S.r.l.) e dagli introiti pubblicitari. I lettori sono la nostra vera ricchezza. Ogni giorno cerchiamo di fornire approfondimenti accurati, unici e veri.
Sostieni Moondo, sostieni l’informazione indipendente!
Desidero inviare a Moondo una mia libera donazione (clicca e dona)



La tua opinione per noi è molto importante.
Commento su WhatsApp
Ora anche su Google News, clicca qui e seguici



Iscriviti alla nostra newsletter gratuita

Rimani sempre aggiornato sugli ultimi approfondimenti.
Lascia il tuo indirizzo mail, seleziona i tuoi interessi e ricevi gratuitamente sulla tua casella di posta la prima pagina di Moondo con le notizie più interessanti selezionate per te.