Articolo redatto in collaborazione con Accademia Kronos
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In tema di farmaci anticovid19 inizia a scarseggiare il Remdesivir, anche se uno studio dell’OMS non ne ha dimostrato la capacità di ridurre la mortalità della malattia, capacità che è invece stata ufficialmente riconosciuta al desametasone, considerato insieme ad eparina ed antibiotico il trattamento più indicato contro il covud19.Si pensi a proposito di costi che pur con i suoi limiti il remdesivir costa 345 euro/fiala con un trattamento della durata di 5 gg.
Sempre in tema di covid19 ecco i nuovi tamponi per l’autodiagnosi. Si tratta di un kit assolutamente non invasivo durante il prelievo realizzato con un coton fioc da inserire nella fossa nasale, ma non fino nel retrofaringe come avviene con i tamponi attuali. Il campione raccolto va mescolato con alcune gocce di reagenti forniti in dotazione col kit. Dopo 10 minuti si registra il risultato, positivo o negativo che sia. Anche i tamponi antigenici si sono nel frattempo evoluti e, rispetti ad i primi modelli, sono in grado di riconoscere anche cariche virali molto basse: non virus intero, ma pezzi di codice genetico indicando un paziente ancora positivo, ma non infettivo. Infine notizie sull’aspetto sanificazione: come ha attestato l’Università di Padova con la tecnologia a raggi ultravioletti bastano 2 ore a sanificare completamente in ambiente e l’aria indoor è più salubre di quella outdoor.
Non un semplice depuratore a filtri né un apparecchio ad ozono ma un sanificatore UV-C in grado di distruggere virus e batteri con un’efficacia fino al 99,9%.Grazie a ventole che aspirano 30 mc di aria/h all’interno del dispositivo sterilizzano la stessa con i raggi UV-C e la rimettono in ciclo, riuscendo a sanificare una stanza di 50 mq e di normale altezza dopo due ore di funzionamento. Il punto fondamentale è che il sistema può continuare a funzionare anche in presenza di persone grazie a barriere protettive che non lasciano passare all’esterno i raggi UV-C, nocivi per la vista.