domenica 3 Novembre 2024
Anteprima NewsConfessano i due che hanno sparato a Manuel Bortuzzo

Confessano i due che hanno sparato a Manuel Bortuzzo

Autore del contenuto

Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, 24 e 25 anni, entrambi di Acilia, sono i due ragazzi, con precedenti per spaccio e rapina, che sabato notte hanno sparato a Manuel Bortuzzo in piazza Eschilo a Roma. Accompagnati da un avvocato, ieri pomeriggio si sono presentati spontaneamente in questura e hanno confessato tutto: «È stato un errore, pensavamo fossero i ragazzi con cui avevamo avuto la rissa poco prima». A sparare è stato Marinelli. La Squadra Mobile li ha spediti a Regina Coeli (tentato omicidio e porto abusivo d’arma). La svolta nelle indagini è arrivata a poche ore dal ritrovamento di una pistola, una calibro 38, che un testimone ha visto lanciare da uno scooter in un campo non lontano dal pub dove il nuotatore è stato ferito. Anche lo scooter, un Sh scuro che i due hanno bruciato sperando di far perdere le tracce, è stato fondamentale per risalire ai responsabili. Però di chi volevano vendicarsi Marinelli e Bazzano? «Informative arrivate in Questura darebbero la presenza dei figli di Mario Iovine, Vito e Mimmo, nipoti di Antonio, il temuto boss dei Casalesi, al pub dell’Axa proprio la sera della rissa. I due, protetti da qualche pregiudicato anche di San Basilio, stavano progettando di scappare in Sicilia» [Marani, Mess]. Intanto Bortuzzo si è risvegliato, mangia e beve da solo e gli è stato spiegato che al momento non ci sono possibilità «che riacquisti le capacità motorie». Vale a dire: non potrà più camminare. «È una persona forte, non ha pianto» ha raccontato il padre. Alla mamma Manuel ha detto: «Fatti coraggio, ora per me comincia un nuovo allenamento».

Manuel-Bortuzzo
Manuel Bortuzzo

«Ad Acilia comandano loro: i “fratell”». Cambiano i nomi, ma non le abitudini in questa zona periferica della Capitale, a metà strada tra l’Eur e il mare. Passano gli anni ma i “fratelli” qui hanno sempre dettato legge. E continuano a farlo. Prima erano gli Abbatino, Maurizio e Roberto, pezzi da novanta della Banda della Magliana che abitavano nelle case comunali di via Previati, anche loro al Villaggio San Giorgio dove si nascondevano i due aggressori di Manuel Bortuzzo. Poi, sono arrivati gli altri “fratelli”: prima i Guarnera, Sergio e Sandro, e ora gli Iovine, Mimmo e Vitantonio, figli del boss Mario, esportazione dei Casalesi in questa borgata alle porte di Roma. Gli Iovine insieme ai Guarnera per conto dei Casalesi qui hanno il giro delle slot machine e dell’usura. “Devi prendere le nostre slot, se non vuoi metterti in un mare di guai”, è la minaccia rivolta ad alcuni gestori di bar e tabaccherie in questo quartiere dove la mala è sempre stata più silenziosa rispetto a quella della vicina Ostia” [Polisano, Mess]

CLICCA QUI e ricevi gratuitamente anteprima completa via mail per un mese

Anteprima





Siamo una giovane realtà editoriale e non riceviamo finanziamenti pubblici. Il nostro lavoro è sostenuto solo dal contributo dell’editore (CuDriEc S.r.l.) e dagli introiti pubblicitari. I lettori sono la nostra vera ricchezza. Ogni giorno cerchiamo di fornire approfondimenti accurati, unici e veri.
Sostieni Moondo, sostieni l’informazione indipendente!
Desidero inviare a Moondo una mia libera donazione (clicca e dona)



La tua opinione per noi è molto importante.
Commento su WhatsApp
Ora anche su Google News, clicca qui e seguici



Iscriviti alla nostra newsletter gratuita

Rimani sempre aggiornato sugli ultimi approfondimenti.
Lascia il tuo indirizzo mail, seleziona i tuoi interessi e ricevi gratuitamente sulla tua casella di posta la prima pagina di Moondo con le notizie più interessanti selezionate per te.