di Mattia Baldi
Chi ha lavorato a favore della democrazia, la miglior forma di governo, a mio giudizio, ha commesso un grave errore: si è dimenticato di offrire un manuale di istruzioni che è fondamentale perché il popolo non sa praticarla e il governo non riesce a farla funzionare. Per quanto idealmente perfetta, la democrazia non può funzionare senza regole. Come si può pretendere che il popolo sappia razionalmente utilizzare la democrazia se non gli è stato mai detto come farlo? Noi italiani non siamo stati educati, affatto, alla democrazia ed è normale che, per natura, tendiamo verso l’anarchia.
Le recenti trasgressioni alle normative governative ne sono l’esempio. “Perché dovrei rinchiudermi in casa solo perché me lo dice il governo? Il potere appartiene a me, lo dice la costituzione!” Ed hanno ragione. Se il governo non ha saputo dare la giusta impronta all’istruzione e nessuno ha spiegato loro il significato profondo che si cela dietro il I articolo della nostra Costituzione non possono che interpretarla in quel modo. Noi italiani, al momento, siamo incapaci di pensare ed agire come comunità, tant’è vero che la nostra è una realtà profondamente provinciale (nord VS sud, mio paese VS tuo paese, casa mia VS casa tua, stanza mia VS stanza tua ecc.) non siamo adatti alla democrazia, in quanto non educati al senso democratico e, probabilmente, nessuno lo farà mai. Risultato? I politici sono dovuti ricorrere ai divieti e alle ammende per proibirci di uscire senza motivo, seguendo una linea di rigore di tipo dittatoriale e anche con scarsi risultati purtroppo, poiché siamo un paese libero e si pensa, maldestramente, che questo equivalga a “faccio quello che voglio”.