Donatori in fila per aiutare il piccolo Alex
A Milano centinaia di persone si sono messe in fila per donare il midollo in favore di Alessandro Maria Montresor, detto Alex, il bambino di 18 mesi in cura a Londra per una rara malattia genetica chiamata Hlh (linfoistiocitosi emofagocitica). Il padre ha annunciato che è stata trovata una sacca con staminali da sangue del cordone ombelicale che potrebbe essere compatibile, anche se serviranno ulteriori esami per verificarlo (su questo, vedi anche l’articolo di Gramellini in Terza Pagina)
Parigi, fermata del bus alla Porte Clichy. Arriva il pullman e la ressa impedisce a un disabile in carrozzella, accompagnato da suo fratello, di salire a bordo. Allora l’autista, che si chiama François, mette il freno a mano, spegne il motore, scende dal mezzo e annuncia: «Questo è il capolinea. Il prossimo autobus passa tra cinque minuti». Scendono tutti e a quel punto François fa salire a bordo il disabile e suo fratello, e li accompagna, sul pullman vuoto, fino alla fermata desiderata. François, naturalmente, è subito diventato un eroe sui social [Ginori, Rep].
Désirée morta dopo 12 ore di agonia
Sono tre le persone fermate dalla polizia per il caso di Désirée Mariottini, la ragazza di 16 anni trovata morta una settimana fa a Roma, in uno stabile occupato di San Lorenzo. Si tratta di due senegalesi irregolari in Italia – Brian Minteh di 43 anni e Mamadou Gara di 26 anni, che aveva già ricevuto un provvedimento di espulsione – e di Chima Alinno, un nigeriano di 46 anni, tutti con precedenti per spaccio di droga. Si cerca un quarto complice. Secondo un testimone, «Désirée voleva l’eroina, quelli gliel’hanno data ma poi si è sentita male, aveva attorno 7-8 persone. Le davano acqua per farla riprendere». E ancora: «Non voleva tornare a casa perché suo padre la picchiava, aveva paura». In realtà, stando all’autopsia eseguita dal dottor Dino Mario Tancredi, la ragazzina sarebbe stata soffocata. La sua agonia sarebbe durata dodici ore. La madre: «Ora voglio giustizia, voglio che questa tragedia non accada ad altre ragazze». A San Lorenzo sono entrate in azione delle ronde.
«Benedetta Desirée, che ci facevi in quel posto, a quell’ora, con quella compagnia? Domanda inutile e impopolare perché l’orrore della tua morte cancella ogni colpa, tua o di chi doveva impedirti di infilarti in quella situazione» [Sallusti, Giornale].
La Lega vende una chiesa ai musulmani
«La Lombardia della Lega, per 418.700 mila euro, ha venduto una vecchia chiesa di Bergamo alla comunità musulmana, che la trasformerà in moschea. È un po’ come Giuda con i 30 denari. Solo che qui l’unico, piccolo, suicidio è politico. In realtà ora bisognerà aspettare ancora 90 giorni per definire il passaggio di proprietà deciso da un’asta vinta dall’Associazione Musulmani con un’offerta migliorativa il 20 settembre scorso, ma la frittata ormai è fatta: l’antica chiesa dei Frati Minori Cappuccini, incastonata tra le mura del vecchio ospedale in disuso, Papa Giovanni XXIII di Bergamo, si avvia a diventare moschea.
Tra esorcismi e mal di pancia leghisti e sghignazzo delle opposizioni» [Colonnello, Sta].
«Nostro Signore verrà presto sfrattato per dare posto ad Allah. Ormai i tifosi del burqa, tollerati dai preti e dalla politica, si sono impadroniti perfino del crocefisso e di Gesù Cristo. Casi della brutta vita che ci siamo dati per debolezza estrema. Non so come gli orobici abbiano reagito alla notizia, suppongo male: essi sono stati costretti in passato a sopportare la moschea di via Cenisio e ora sono obbligati a beccarsi quella di via Statuto, soffiata alla Curia per quattro sporchi soldi. Come loro concittadino sono disgustato. Temo una deriva islamica, mi stupisco che nessuno dei gozzuti abbia impedito lo sfregio sborsando una cifra modesta come quella citata onde vietare la consumazione di questa empietà» [Vittorio Feltri, Libero].
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