Inchieste, proposte, spettacoli, laboratori, convivialità, formazione, musica e partecipazione hanno arricchito il programma dell’evento appena concluso a Milano, “Il Tempo delle Donne”, del Corriere della Sera. Un evento dedicato allo straordinario mondo femminile, ai corpi e alla loro continua evoluzione. Ma a dare voce ed importanza alle donne è anche la Camera di Commercio di Viterbo con “Donne in Opera“, una rassegna delle imprenditrici della Tuscia giunta alla quinta edizione.
La manifestazione propone, come di consueto, un programma molto ricco in cui le protagoniste assolute saranno le donne e in particolare le imprenditrici, che vedranno sfilare le loro creazioni di moda e artigianato artistico. L’appuntamento è per oggi, sabato 21 settembre 2019, alle ore 21 al Teatro dell’Unione, in piazza G. Verdi di Viterbo.
Di seguito abbiamo il piacere di presentare le aziende partecipanti all’evento “Donne in Opera 2019” del settore Abbigliamento donna, a cui abbiamo rivolto una breve intervista.
Donne in Opera 2019: Istituto Fotu
Ciao Jeana, come nasce la tua attività?
Quando si pensa alla moda si pensa a Roma e Milano dove tutto è fashion e chic. Ho studiato per anni in queste due città rimanendo affascinata da quello che hanno da offrire soprattutto a chi come me ama la moda e la sartorialità italiana.
Stando spesso in viaggio,mi sono resa conto che a Viterbo mancava veramente una realtà formativa nel settore moda, un qualcosa che potesse dare la possibilità ai giovani, che per vari motivi non avevano la mia fortuna di potersi spostare, di realizzare i loro sogni.
Ho aperto la mia attività 5 anni fa, con questo grande desiderio di portare a Viterbo il nome del rinomato Istituto di moda Burgo di Milano, leader internazionale della formazione nel settore moda.
Lo scopo era proprio quello di creare qui sul territorio della Tuscia un’ Accademia di alto livello, di alta artigianalità e mostrare che Viterbo non è solo una città ricca di cultura e bellezza ma anche ricca di creatività e talenti che non aspettano altro che farsi conoscere. All’inizio non è stato facile, anche perché realtà come la mia non c’erano…lavorando sodo con impegno e tanto entusiasmo e appoggiata in tutto e per tutto dalla mia famiglia sono riuscita alla fine a realizzare il mio sogno.
Il fatto di essere donna è stato un vantaggio? Quali sono state invece le maggiori difficoltà?
Essere donna sicuramente mi ha aiutata; noi donne abbiamo una marcia in più, guardiamo il mondo in maniera diversa, con altri occhi, siamo più empatiche ed anche più appassionate nel nostro lavoro. Siamo delle vere perfezioniste e non lasciamo nulla al caso.
Come ti vede tra dieci anni?
Come mi vedo tra 10 anni? Bella domanda… non so cosa succederà tra 10 anni ma mi auguro di aver raggiunto tutti i miei obiettivi lavorativi e soprattutto di aver dato un contributo importante al territorio Viterbese come crescita delle aziende artigianali costituite da mie allieve.
Donne in Opera 2019: Italia Garipoli
Parlaci della tua attività: come nasce e quali sono stati i punti di forza del suo successo.
Nel 2012 la Regione Lazio le riconosce i titoli di Artigianato Artistico e di Eccellenza. Sempre nel 2012 Roma Creativa dalla Provincia di Roma. Nel 2013 le viene riconosciuta l’Eccellenza dalla Camera di Commercio di Roma. Sono alcuni dei riconoscimenti per la propria attività artigianale: il Ricamo a mano.
Un patrimonio di tracciati, disegni, materiale cartaceo e pubblicazioni che vanno dalla fine del XVIII sec. ad oggi di cultura tessile è la base sulla quale Italia Garipoli ha deciso di riprendere e rivisitare il passato in chiave moderna per le sue collezioni di biancheria da letto e da tavola realizzati a mano secondo antiche e raffinate tecniche apprese nel solco della tradizione dei paesi grecanici della Calabria.
L’atelier, da sempre meta di designer, architetti e stilisti è inoltre in grado di realizzare capi esclusivi e su misura secondo le esigenze di ogni cliente. Per le nuove generazioni è una opportunità per conoscere una forma di cultura del passato aperta al futuro.
Donne in Opera 2019: La Temporada
Ciao Chiara, come nasce la tua attività?
Sono da sempre a lavoro con ago, filo e fantasia, ma mai avrei pensato potesse diventare il mio lavoro. Dopo un diploma classico, inizio gli studi universitari, coltivando però la mia prima passione, la sartoria, tanto da decidere di iniziare l’accademia d’alta moda e storia del costume Koefia. Dopo essermi diplomata e aver fatto varie esperienze in aziende nel mondo dell’alta moda e del ricamo mi ritrovo a pasticciare su delle t-shirt bianche: inizia cosi nel 2018 l’avventura del La Temporada.
Il fatto di essere donna è stato un vantaggio? Quali sono state invece le maggiori difficoltà?
“in ogni t-shirt c’è un po’ della mia famiglia, questo le rende uniche“, lascio sempre un biglietto con questa frase nei miei pacchetti, e non è solo una frase, ma l’idea che ho del lavora artigianale. Ogni t-shirt nasce grazie ai consigli di mia sorella e mia cugina, alle preziose mani di mia madre, agli insegnamenti di mia nonna, che mi ha cresciuta facendomi giocare con una pezzetta, un ago e un po’ di filo. Vivo orgogliosamente in una famiglia di donne e questo inevitabilmente e fortunatamente si ripercuote nel mio lavoro. Credo nella forza fragile delle donne, capaci di fare grandi cose con amore sensibile.
Come ti vede tra dieci anni?
Sono una giovane neo imprenditrice, fiera di aver raggiunto grandi traguardi; sono riuscita ad aprire un piccolo laboratorio dove tutti i giorni lavoro tra le pareti di tufo di una vecchia cantina nel centro del mio paese, che tanto amo. Dove sarò tra dieci anni? Sempre a Sutri, sempre piena di progetti, sempre attaccata alle tradizioni del passato con un occhio alle innovazioni del futuro.
Donne in Opera 2019: Sartoria Cavour
Ciao Patrizia, come nasce la tua attività?
La mia attività è iniziata 3 anni fa, ma dal lontano 1982 terminata l’Accademia Internazionale dell Alta Moda koefia ho iniziato il mio lavoro di stilista e sarta, ho avuto qualche difficoltà, ma poi sono ripartita. Ho lavorato per diverse atelier, sartorie, ma non ero soddisfatta. Ho deciso di aprire una mia attività dove creo abiti da sera, la mia passione, e dove lavoro il tessuto di sughero, questa è nata da una richiesta di abito da sposa Gipsy con corpetto in pizzo di sughero. Da lì è nata l’idea di creare borse, accessori e anche abiti.
Come ti vede tra dieci anni?
Tra 10 anni spero di aver realizzato il mio desiderio, lavorare a fianco di una grandissima casa di moda. Chissà tutto può succedere!!
Donne in Opera 2019: Segnali di moda
Ciao Roberta, come nasce la tua attività?
La nostra attività ,e nata nel 2003, questa avventura è iniziata con mia sorella, con cui collaboro tutt’ora. Avendo buone basi, abbiamo pensato di personalizzare le nostre idee su misura delle nostre clienti, per ogni tipo di target.
Il fatto di essere donna è stato un vantaggio? Quali sono state invece le maggiori difficoltà?
Credo che il fatto di essere donne non abbia fatto nessuna differenza, purtroppo le difficoltà sono soltanto di tipo burocratico.
Come ti vede tra dieci anni?
La passione per il nostro lavoro ci fa andare avanti malgrado tutto, sperando di andare avanti così per altri 10 anni e oltre.
Donne in Opera 2019: Leon Torres
Ciao Ana Pia, parlaci della tua attività: come nasce e quali sono stati i punti di forza per il successo ottenuto fino ad oggi!
Leon Torres di Pia Leon da vita al brand “kokoro” e si occupa di Slow Fashion, Clothing handmade, Sustainable, Swimwear & Accessories, Worldwide Shipping.
“Slow fashion” si traduce in “moda lenta” ma che cosa significa?
Questa espressione ha avuto origine nel 2007, quando la consulente di design sostenibile Kate Fletcher ha definito con queste parole il tipo di produzione e di consumo di abbigliamento in base ai principi del movimento “slow food”.
Slow fashion è anche l’opposto della fast fashion (la “moda veloce”) e del consumismo crescente, soprattutto per quanto riguarda gli obiettivi e i valori.
Perché la moda usa e getta degli ultimi decenni produce tante collezioni in breve tempo sfruttando la manodopera a basso costo nei paesi come Pakistan o Bangladesh.
Slow fashion non è una nuova moda o una nuova tendenza, è un approccio consapevole e saggio alla moda. Un approccio che vuole considerare anche aspetti quali la salvaguardia ambientale e il miglioramento delle condizioni lavorative.
Ciò significa anzitutto acquistare meno abiti e di maggiore qualità, che ci dureranno più a lungo. Ma non solo.