Di Alessia Di Spirito
La vita andava avanti, la nostra routine era lì che bussava alla finestra tutte le mattine, era noiosa.
Ci lamentavamo continuamente della nostra vita così vuota, insignificante, senza renderci conto che da un momento all’altro ci sarebbe stata strappata via.
Ed ecco che una mattina smise di bussare così forte alla finestra. E di giorno in giorno quel suono si affievoliva sempre di più, fino a scomparire del tutto.
Cos’era successo?
Al sentimento noioso della routine improvvisamente si contrappose la paura irrefrenabile della morte.
Ed eccolo lì, affacciato alla finestra si divertiva a bussare come un bambino che ama fare ‘dolcetto o scherzetto’ un nuovo esserino, si chiama COVID-19, più spaventoso di un mostro di Halloween.
E improvvisamente ci trovammo a fare i conti con la morte. Esserci con quel poco che ci resta: l’unica cosa che ci resta da fare.
“Carpe diem” diceva Orazio, strappa un giorno dal tempo irrefrenabile che corre via prima che possa farlo la morte. In questi giorni così difficili riflettiamo sui veri valori della vita, ci rendiamo conto delle cose che contano davvero, ed è proprio in quel momento che ci rendiamo conto di come la vita sfugge ai nostri occhi. E ci domandiamo, e ora cosa ne sarà di noi?
Ed è proprio in quel momento che quel sentimento che fino a poco tempo fa ci sembrava così lontano, inizia a rincorrerci, e nel giro di pochi secondi ci ritroviamo intrappolati senza neanche accorgercene nell’immenso vortice della morte!
Ed è in quei pochi secondi che consideriamo quanto quel tempo scandito e così noioso sia così importante per noi. In un attimo ,la morte, il nemico più temuto,riesce a portarci via tutto.
La vita corre e noi dovremmo solo imparare a stargli dietro. Ma come possiamo farlo?
Apprezzare e vivere al meglio il tempo che ci resta, l’unica cosa che possiamo fare e dovremmo essere in grado di fare!