Giuseppe Turani, uno dei più noti e autorevoli giornalisti italiani, è morto ieri a 79 anni. Di seguito riproduciamo il suo ultimo articolo.
Se Renzi non esistesse, andrebbe inventato. Se togliete lui, il dibattito politico in Italia scompare. Un po’ di discorsi ufficiali di fine anno (“ce la caveremo”, sì, con il doppio dei morti degli altri paesi), e poi via a tagliare il panettone. Se fin qui è facile dire quello che accade, diventa complesso cercare di capire dove Renzi voglia andare a parare.
Qualcuno scrive che in realtà punta a mandare a casa Conte (e questo è chiaro) per sostituirlo con Draghi, addirittura. Io non credo a questa favola. L’ex capo della Bce è persona troppo accorta. Che cosa verrebbe a fare con un Parlamento dominato (un terzo dei membri) da degli svirgolati come i grillini?
Dovrebbe ottenere prima lo status di commissario straordinario con poterti assoluti. Ma si sa che questo non è previsto dalla Costituzione. Allora verrebbe a farsi sbeffeggiare da Buffagni e dalla Lezzi, gente che lui rimanderebbe in terza elementare e che comunque avrebbero difficoltà anche a fargli da portaborse?
Insomma, Draghi alla testa del governo italiano è un sogno e tale, temo, rimarrà.
E in questa affermazione c’è anche tutto il dramma italiano. Di gente bravissima ne abbiamo tanta, ma il popolo (nella sua infinita ignoranza) preferisce delle scartine, della gente che a fatica saprebbe guadagnarsi di che vivere in qualunque professione.
Subito dopo la guerra, invece, avevamo una classe politica di grande qualità. Molti erano stati in esilio all’estero o in carcere per anni e anni, ma avevano senso dello stato e buonsenso.
Togliatti, capo del Pci e vissuto a Mosca tutta la vita (tranne la parentesi della guerra di Spagna), non esita a inserire i patti lateranensi in Costituzione perché capisce che il dialogo con i cattolici è la chiave della convivenza civile. E lo fa anche contro il parere dei suoi compagni.
Oggi invece abbiamo a che fare con gente che si scanna sui vaccini che ancora non abbiamo e che pensa di guarire da qualsiasi cosa con beveroni di borotalco. C’è, oggi, un tasso dilagante di stupidità nella popolazione italiana, in crescita.
I nostri padri, poveri e analfabeti in gran parte, ci hanno regalato una Costituzione fra le migliori al mondo. Oggi, invece, imperversano leghisti e grillini, incapace di disegnare una O con il bicchiere.
Tutto questo, peraltro, si paga. Qualche giorno fa ho scritto che la pandemia in corso ci costerà almeno 100 mila morti. Metà dei quali dovuti a incapacità dei nostri politici. Vedo che queste stime cominciano a essere accettate un po’ ovunque.
Ma gli apprendisti stregoni di oggi (da Salvini in avanti) su cosa si appoggiano? Promettono la luna, promettono un mondo pieno di stipendi senza lavoro. Di soldi in cambio di niente.
Questa cosa la stiamo comunque realizzando attraverso le decine di bonus che stanno piovendo sugli italiani. Mai visto niente del genere al mondo.
Invece di comportarci come il paese più indebitato d’Europa, facciamo finta di essere i più ricchi. E inventiamo stupidaggini mondiali come i monopattini per il traffico urbano e i banchi a rotelle per le scuole.
Ce la caveremo? Sì, se la madonna avrà pietà di noi.