Emanuela Orlandi, scomparsa nel 1983, quando aveva 15 anni, sarebbe sepolta nel cimitero tedesco vaticano. È quanto ipotizzano i familiari che hanno chiesto al segretario di Stato Parolin di ricostruire la storia di una certa tomba antica. Buchi o incongruenze o stranezze nella storia di questa tomba dovrebbero condurre a un esame della sepoltura ed, eventualmente, alla riesumazione del o dei cadaveri.
La tomba in questione e la segnalazione che la riguarda vengono così raccontati da Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera di stamattina: «Appoggiata a una parete del cimitero c’è la statua di un angelo che tiene un foglio con la scritta in latino Requiescat in pace, “Riposa in pace”. Per terra una lastra con una scritta funeraria dedicata alla principessa Sofia e al principe Gustavo von Hohenlohe che nel 1857 fu nominato arcivescovo da papa Pio IX. L’estate scorsa una lettera con allegata la foto della tomba è stata recapitata all’avvocatessa Laura Sgrò che assiste la famiglia Orlandi: “Cercate dove indica l’angelo”». Indagini difensive disposte dalla famiglia hanno accertato che la tomba è stata riaperta almeno una volta e che la datazione della statua è diversa da quella della lastra.
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