C’è una parola bellissima in inglese che da almeno 6 mesi rimbomba nella mia testa ed è diventata un mantra, ho attraversato alcuni periodi di cambiamento radicale, di spostamenti, e me ne mancano altri, a volte ci sono fasi dove tutto il tuo mondo cambia e sono fasi difficili, senti nel corpo che è la scelta giusta, ma ci vuole comunque coraggio, buttare all’aria tutto e vedere che succede è un qualcosa di magico, alla fine siamo qui una volta sola, ogni minuto che passa è perso ed è meglio godersela, fare scelte difficili, provare, sperimentare, viaggiare, amare, senza pensare a cosa succederà se mi sbaglio, e se mi chiedono non ti fa paura?
Rispondo che mi fa paura non farlo, mi fa paura essere condannato a vivere qualcosa che non voglio vivere, quella è la mia risposta, certo che ho paura, ma lo faccio lo stesso, io la vivo in questo modo, non dico che sia il modo corretto, solo è quello che credo sia corretto e ho scoperto sulla mia pelle quanto fosse più facile viaggiare leggeri in questa avventura.
Portarsi dietro solo le cose essenziali, le persone essenziali, i progetti essenziali, e per tanto da almeno un anno ho avviato un percorso di decluttering, questa è la parola, significa togliere delle cose, materiali, è difficile tradurla in italiano ha un senso molto profondo, non e che tu ti declutteri dai coglioni, declutteri l’armadio in qui senso, è un togliere per liberare, un liberare per poi ricostruire, ed è una forma di vita, infatti oggi vi propongo questo argomento usando come base il libro di Greg Mckeown, Essentialism- the discipline pursuit of less.
Il concetto di essenzialismo si applica sia alla sfera professionale, sia a quella personale e relazionale per quanto mi riguarda, ed è uno strumento potentissimo per riprendere in mano la propria vita.
La prima idea del libro è che ogni volta che dici si a qualcosa, devi dire di no a tante altre, I tuoi si hanno un valore altissimo, per tanto ce da togliersi la paura di dire di no a quello che non ha lo stesso valore.
Per tanto come facciamo a decidere cosa fare e cosa no, certe cose ci danno dei risultati molto più potenti, se decidi di intraprendere un cammino verso un cambio fisico, quello è il tuo SI, e ha un valore enorme, ma obbligatoriamente implica che tu dica NO a mangiare porcherie, a stare fermo sul divano e vedere la tele, è un impegno con te stesso e serve una certa dose di disciplina e consapevolezza che per fare una cosa bene, è necessario non perdere tempo in tutto ciò che non provoca benefici verso il tuo obiettivo.
Il metodo per arrivare a liberarti di tutto ciò che non è essenziale è fatto da tre passi, esplorare, eliminare, ed eseguire.
In quest’ordine amici, quindi state con me, e andiamo a vedere in dettaglio ognuna di queste fasi.
Cominciamo con l’esplorazione
Si inizia da qui, e per esplorare serve tempo, di qualità, ce da scappare dal casino della routine, hai tempo durante la giornata di metterti a sedere senza nessuna distrazione, e dedicare uno spazio per riflette, per pensare, per scrivere, per creare. Senza l’ansia e l’angoscia che provoca l’immediatezza nel rispondere a un whatsapp o a una mail, una chiamata. La concentrazione è un processo, e come l’acqua che bolle.
Se tu metti una pentola sul fuoco e poi spegni, e riaccendi, spegni e riaccendi, l’acqua non bolle, devi avere uno spazio di tempo che ti permetta di bollire senza spegnere il fuoco ed è impossibile farlo se ogni minuto riceviamo una notifica, chiuditi in te stesso un ora al giorno e pianifica, rifletti, evitando le distrazioni che sono il male di quest’epoca, non riusciamo più a concentrarci, è incredibile quello che riesci a creare in un ora senza che nessuno ti rompi i coglioni, è un arte marziale, è un arma letale in questo periodo, diventate pressoché unici, e i risultati non tarderanno.
Scrivete un diario, un quaderno dove buttate fuori i vostri pensieri, i vostri desideri, i vostri sogni, e poi cominciate a dargli una data di scadenza, spezzettateli in tanti piccoli passi, e poi agite. Ma questo tempo è qualcosa di imprescindibile, e quasi nessuno lo fa
Anni fa quando bazzicavo ancora su Netflix mi succedeva una cosa strana spesso ci mettono anche 45 minuti a scegliere che cazzo vedere, era cosi pieno di contenuti che finivo per perdermi, e oggi l’ampia scelta che abbiamo su qualunque cosa ci fa perdere quasi più tempo nel scegliere che nel fare, ma se tu hai le idee chiare e nitide su ciò che ti serve per migliorare, su ciò che hai bisogno per il tuo progetto, poi vai ad agire a botta sicura, e non perdi più il tempo a girovagare nel mare di opzioni, scegliere tra tante cose è un lavoro, prendevi questo spazio, decidendo cosa è per voi importante.
Inizio sempre la giornata lavorativa con una sola missione, fare almeno un passo verso la meta, prendere un meeting, fare una chiamata, chiudere un progetto, il resto per me è ininfluente, arrivano 200 mail ma le cancello, 190 di quelle sono irrilevanti, prima ero ossessionato a inserirle in delle cartelline organizzarle, ripulire l’inbox perché sai magari ti serve tra un anno quella mail, ora me ne sbatto le palle, cancello tutto quello che non mi serve, leggo l’oggetto e la maggior parte delle volte so che è una perdita di tempo aprire la mail, fuori, cestinata, e mi concentro solo su quella cosa che ho deciso che farò e che mi da valore, un si, 30 no.
Le mail le leggo un paio di volte la mattina e un paio di volte il pomeriggio, e sapete cosa succede, che ti viene una sensazione di controllo di quello che stai facendo, sei tu che controlli gli avvenimenti, la giornata, altrimenti sei succube e schiavo delle circostanze, e questo tempo la mattina è per me necessario per avviare la giornata nel modo migliore, perché se vuoi controllare il tuo futuro devi controllare le tue giornate, è quella l’arena dove si svolge la battaglia, questo giorno, oggi.
Ce una regola nel libro tratta da un personaggio che si chiama Derek Silver, è semplice e chiarissima, nella vita o dici Si cazzo, o dici no, è una questione estrema, i si non devono essere passivi ne forzati, deve essere un si con il massimo entusiasmo, è questa la cosa che voglio fare, quindi o si cazzo o no. Da oggi prima di scegliere se fare o meno qualcosa. Provate ad applicare questa regola
Andiamo ad analizzare la seconda parte del percorso verso l’essenzialismo, Eliminare
E qui diventa difficile, perché che da scegliere qual’è il vostro obiettivo o meta, pensate a chi volete diventare non a cosa volete ottenere, e cosa serve per diventarlo?
Queste sono le domande da farvi, e se non avete chiaro dove state andando diventa poi difficile dire si o no. Pensate a questo concetto verso le persone, dire di si a tutti vi rende una persona popolare, dire di no fa si che vi rispettino.
E c’è da imparare a farlo in maniera ferma, risoluta, e convinta, e ricordatevi non serve dare una spiegazione alla gente, no è no, non giustificatevi, siamo noi a decidere come ci trattano le persone con le azioni e le parole.
A volte capita di dover abbandonare, dire di no dopo aver detto di si, e uscirsene in tempo è un arte, è un qualcosa di importantissimo nella vita, sia in una relazione, che in un amicizia, che in un progetto se la direzione che avete preso vi sta portando in posti sbagliati, uscitevene in tempo, saltate dal treno in corsa se si sta schiantando, non ce cosa migliore, fregatevene di cosa pensa la gente, pensate a voi.
Eliminare vuol dire anche tagliare, in qualunque aspetto, per esempio in questo podcast faccio un lavoro molto intenso di editing, ma è sempre devoto al togliere, scrivo le miei idee, sviluppo l’argomento, ma poi l’esercizio più complesso è renderlo essenziale, farlo durare 10-15 minuti invece di 40, e vi assicuro che è molto più facile farlo durare un ora che 15 minuti, perché ce da renderlo essenziale, soprattutto per chi ascolta.
Eliminare persone che ti fanno perdere il tempo, persone che solo parlano di gossip, che si lamentano, che vi portano a prendere decisioni sbagliaste, persone tossiche, per circondarci di persone costruttive ce da creare spazio, e lo si fa togliendo quelle che vi intossicano. Eliminare porta libertà, serenità, spazio, e tutto questo serve per l’ultimo passo del processo, Eseguire
E qui la chiave è fare chiarezza su cosa dobbiamo fare adesso, un passo alla volta, un minuto alla volta, il momento di azione presente deve essere libero dai pensieri degli impegni che verranno in futuro, per tanto serve sempre uno spazio dove ossigenarvi, riposarvi, rilassarvi. E mantenere l’attenzione ferma sull’attività che state facendo, un passo alla volta, e andrete lontani.
Durante l’esecuzione non pensate necessariamente alla meta finale ma ai piccoli passi che state facendo, alle micro vittorie, la somma di queste vi rende persone diverse, persone capaci di gestire poi situazioni più grandi e difficili, ma la vista deve andare sempre a dove state mettendo il piede non alla vetta della montagna, e questi passi devono diventare una routine, un abitudine, qualcosa che non è più uno sforzo, ma un meccanismo fisiologico, che sia andare a fare una passeggiata la mattina prima di iniziare la giornata, magari all’inizio preferite stare a letto ma a un certo punto vi mettete le scarpe e uscite senza manco accorgervene, o vi sedete al tavolo per la vostra mezza’ora di scrittura, o quello che state facendo, cercate di trasformarlo in una routine, in una disciplina quotidiana, e il cervello si abitua togliendo la resistenza naturale nel fare questi passettini
L’essenzialismo non è qualcosa che fate ma qualcosa che diventate, capire che sono poche le cose che contano nella vita, averle chiare, pensarci, riflettere e poi togliere tutto il resto, se non sapete da dove cominciare iniziate con eliminare quello che non volete, che non vi piace, che non tollerate, lasciando cosi spazio al resto, decidete che progetti intraprendere in base a come vi fanno sentire, ai risultati che possono darvi perché se prendi la strada corretta per te avrai una vita piena e ti sentirai realizzato, e per capire qual’e questa strada spesso bisogna fare errori ma avere la capacità di tornare indietro, sprecando ovviamente energia, ma tornate indietro e ripartite fino a che la trovate.
Abbracciare l’essenzialismo significa tener presente 3 cose:
- scegliete sempre cosa fare, siete voi i padroni, i registi;
- solo poche cose importano nella vita, scopritele, trovatele, e tenetevele strette proteggendole col sangue da ogni distrazione;
- possiamo fare qualunque cosa nella vita, ma non ogni cosa, e se non sapete cosa fare, pensate al tipo di problemi che vorreste avere, e che sapreste risolvere, perché ogni cammino ha ostacoli e problemi, sono inevitabili, meglio essere convinti di quali volete affrontare e quali no. Se non sai cosa scegliere, pensa allora a che tipo di problemi saresti in grado di affrontare.
Come esercizio, prendete un foglio, scrivete in ordine di importanza le 10 cose che desiderate di più nella vita, poi strappate quel foglio in due, e tenete solo 5.
Secondo esercizio, andate nella vostra stanza, buttate tutto quello che non vi siete messi in un anno, ripulite l’armadio e tenete solo le cose essenziali, liberare e ordinare lo spazio fisico tende a ripulire e ordinare anche l’anima.
Un saluto e alla prossima.