Il frequenzimetro è un dispositivo molto utile in differenti ambiti professionali, progettato per la misurazione della frequenza in un circuito elettrico. Esistono molti differenti modelli di frequenzimetro, che possono essere acquistati nei negozi fisici come online.
La funzione fondamentale di questo strumento è quella di essere in grado di rilevare la frequenza di un circuito elettrico esprimendola in hertz (Hz). È riconosciuto a livello internazionale il valore dell’unità di misura Hertz.
Il frequenzimetro può avere diversi campi di applicazioni; può essere utile per rilevare la frequenza di un trasmettitore, la frequenza di segnali elettrici o la frequenza di un oscillatore in ambito professionale.
I diversi modelli di frequenzimetro: frequenzimetro a lamelle, a indice e digitale
Ad oggi il web mette a disposizione numerose risorse dove acquistare qualsiasi tipologia di articolo. Ci sono infatti numerosi portali specializzati nella vendita di prodotti professionali da impiegare in diversi settori. In questo scenario si distingue l’e-commerce di RS Components in cui è possibile trovare frequenzimetri online caratterizzati da elevate funzionalità e da un ottimo rapporto qualità prezzo. In fase di scelta è quindi importante valutare con attenzione le peculiarità di ciascun modello, così da acquistare quello più adatto alle proprie necessità.
Il modello più venduto e più utilizzato è quello digitale, in quanto, nonostante non sia precisissimo, permette di visualizzare immediatamente sul display la frequenza rilevata. Questo strumento elettronico fornisce un’indicazione discontinua, nonostante abbia un circuito in parte digitale e in parte analogico. Questa tipologia di frequenzimetro ha degli evidenti vantaggi, quali un basso costo, un’alta sensibilità e una buona risposta di frequenza; per questo motivo è di gran lunga la tipologia di frequenzimetro più venduta ed utilizzata.
Il frequenzimetro a lamelle e quello a indice sfruttano invece un principio di funzionamento differente, rispetto a quello digitale. Il frequenzimetro a lamelle sfrutta la risonanza meccanica per fornire un’indicazione discontinua; mentre il frequenzimetro a indice sfrutta la risonanza elettrica per garantire un’indicazione continua.
Come si usa un frequenzimetro: applicazioni pratiche e consigli utili
Usare il frequenzimetro è semplice, in quanto è sufficiente collegare il contatore e premere sull’apposito pulsante; il valore rilevato, espresso in Hz, verrà visualizzato sul display.
Il suo uso deve però avvenire tenendo in considerazioni alcuni fattori; è necessario evitare di sovraccaricare l’ingresso, che potrebbe portare ad un cortocircuito, ed è anche necessario ricalibrare il frequenzimetro.
La ricalibrazione del frequenzimetro è necessaria per ridurre l’inesattezza del misuratore, così da abbassare il livello delle incertezze; è un processo che dovrebbe essere eseguito controllando la base del contatore temporale, verificando che sia attiva e mantenga un elevato livello di precisione.
I differenti parametri del frequenzimetro: classe, portata e risoluzione
Nella scelta del frequenzimetro è importante verificare alcuni parametri, che ne caratterizzano l’aspetto tecnico e la sua funzionalità.
La portata rappresenta la massima grandezza che lo strumento è in grado di rilevare; maggiore sarà la portata, più lo strumento potrà essere utilizzato in circuiti con un’ampia portata elettrica.
La classe indica il grado di precisione nella rilevazione dell’Hz all’interno di un circuito elettrico; tutti gli strumenti costruiti per rilevare un parametro hanno un grado di errore (detto errore strumentale). La classe di precisione è il rapporto tra l’errore strumentale e il valore esatto.
La risoluzione di un frequenzimetro rappresenta la più piccola unità di misura che è in grado di rilevare e indicare; la risoluzione di un frequenzimetro digitale viene associata al bit meno significativo rilevato dallo strumento.
Articolo redatto in collaborazione con RS Components