E’ fissato per sabato 19 giugno alle ore 11:00 il debutto del nuovo allestimento “Intersezioni. Dialoghi di artisti e latitudini”, all’Esposizione e Collezione permanente dell’Istituto Garuzzo per le Arti Visive presso La Castiglia di Saluzzo (Piazza Castello 1, Saluzzo – CN – Prenotazione obbligatoria).
Un riallestimento fortemente voluto dai fondatori grazie alla collaborazione della
Città di Saluzzo, nell’ambito dell’edizione 2021 di Start/storia e arte – Saluzzo, dal titolo “Restart!”.
L’evento dedicato alla Collezione, riconosciuta dal 2012 “Luogo del
Contemporaneo” dal Ministero della Cultura e dall’Associazione dei Musei d’Arte
Contemporanea Italiana, con la curatela di Alessandro Carrer ha un titolo che racconta lo spirito che animerà le sale: ”Intersezioni/Dialoghi di artisti e latitudini”.
Il riallestimento vedrà rimodulati gli spazi, aumentando le superfici espositive con molte importanti acquisizioni di artisti italiani, da noti Maestri del contemporaneo ad artisti emergenti della scena artistica italiana. Un impegno che proseguirà nel prossimo futuro anche a sostegno della candidatura di Saluzzo come Capitale della Cultura Italiana per il 2024.
L’Esposizione e Collezione sarà volano per turisti e appassionati, e diventerà polo di attrazione per iniziative legate all’arte, alla cultura ed ai mille aspetti che fanno delle arti una nuova frontiera per il benessere delle persone. Molte le iniziative in programma per narrare i percorsi, le opere e gli artisti in esposizione, mescolando il racconto alle immagini, grazie anche all’integrazione di nuovi strumenti digitali ed interattivi che consentiranno di esportare le bellezze di Saluzzo, delle sue valli e dell’arte ad uso del contemporaneo.
Da oltre 16 anni l’Istituto Garuzzo per le Arti Visive promuove l’arte contemporanea non solo italiana attraverso mostre e progetti espositivi, programmi di residenza, premi e scambi culturali. Nel corso del tempo l’Istituto ha dato vita ad oltre settanta mostre in 14 differenti nazioni, offrendo uno spaccato della scena artistica attuale ed illustrandone, in modo dinamico, trasformazioni e prospettive. “ L’Istituto Garuzzo – dichiara il Presidente Rosalba Garuzzo – continua la sua missione di diplomazia culturale nel mondo dell’arte contemporanea, il nuovo allestimento della nostra Collezione ci auguriamo sia di forte sostegno anche in ambito internazionale alla candidatura di Saluzzo e le Terre del Monviso come Capitale della Cultura per il 2024”.
Le opere di molti artisti italiani e stranieri che hanno collaborato con l’Istituto Garuzzo e che costituiscono l’Esposizione e Collezione permanente, raccontano oggi, in un nuovo allestimento, il tentativo e la vocazione dell’Istituto a costruire un dialogo continuo con il mondo, un confronto che accosta e connette luoghi e generazioni. Il linguaggio dell’arte compone una delle architetture attraverso le quali è possibile osservare l’enorme complessità della cultura contemporanea, tracciandone percorsi globali e locali a un tempo.
Soggetto del nuovo allestimento è l’intersezione, l’incrocio tra microstorie e macrotemi il cui filo conduttore muta di continuo – storico, sociale, politico, teorico, formale – così come cambiano i linguaggi espressivi e le identità degli artisti. La narrazione che si prova a delineare abbozza con tratti imprecisi una possibile geografia del sentire, un atlante dello sguardo contemporaneo che ha confini labili ed evanescenti perché ogni distanza, o differenza, laddove esista, è misurabile solo a partire da un confronto e una relazione. “I temi attorno ai quali abbiamo riunito ed accostato i lavori in mostra – spiega così il curatore Alessandro Carrer – sono fortemente legati al nostro presente, ma qui non sono solo i singoli lavori a comunicare o a suggerire, è soprattutto il modo in cui sono disposti, il dialogo che provano a creare gli uni con gli altri, così come, negli anni, l’Istituto Garuzzo è riuscito a gettare ponti anche con Paesi fuori dai circuiti tradizionali dell’arte contemporanea.”
Nelle stanze della Castiglia si annodano e si districano diversi fili rossi, trame di un possibile itinerario che lungo la strada incontra, come in ogni viaggio che si rispetti, contraddizioni e concordanze. Il desiderio di ricominciare, di ripartire, conduce a riflettere sul senso di ogni partenza, su cosa ci attende in questo prossimo confronto tra noi e ciò che ci circonda, un nuovo ciclo che traina dietro di sé il faticoso strascico del recente passato provando a gettare, al di là della siepe, se non il corpo, almeno gli occhi.