Il libro di Corona sta vendendo a rotta di collo, a differenza del precedente che, secondo Facci, era bello e autentico.
«Non è un caso che quel libro (ripeto: bello) abbia venduto assai meno di questo, che appunto sta stravendendo perché infarcito di gossip, spacconerie sessuali, autoesaltazioni, finti testamenti, in generale merda per il tuo pubblico di merda tra il quale per anni mi ero calato con uno scafandro: 160 misere pagine scritte con una dimensione di carattere che in Mondadori chiamano «Gervaso» (grossa, per gente che ormai ci vede poco) ma di cui sono qui che scrivo, a mio modo ti sfrutto e mi sfrutti, ti faccio una misera pubblicità, rieccomi nel tuo stesso circo e nel tuo stesso Paese. È il Paese che vuole il capitolo titolato “Fighe”, il cui incipit è questo: “Ho un magnetismo mio. Guardo una donna e subito dopo sono lì che me la faccio”. Speriamo che lei se ne accorga. Più avanti però ti ridimensioni, e ammetti umilmente: “In modo secco e diretto vi dico che in Italia non esiste uomo più bello di me”. Che dovrei fare, recensire? Dire che è più bello mio cugino? “Frequento spesso il night club Pepenero, ci vado quando non ho niente da fare, poi mi porto due ragazze a casa”. Bene. “Io purtroppo non posso andare a scuola di mio figlio per due ragioni, la prima perché tutti i suoi compagni sono tutti miei fans e la seconda perché le madri dei suoi compagni mi farebbero immediatamente”; questa nel libro non c’è, l’hai detta durante la presentazione del libro da Giletti» [Facci, Libero].
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