Questa settimana vorrei parlare di un bel libro su un modo diverso di fare impresa, in cui le persone che costituiscono lβazienda diventano attori e attrici: ππ₯ π¦ππ«π€πππ’π§π πππ₯π₯π πππ₯π’ππ’πΓ di Maurizia Rimondi.
PuΓ² sembrare strano abbinare i termini marketing e felicitΓ , sicuramente Γ¨ un titolo ad effetto, ma che esprime perfettamente il contenuto del libro e senza essere buonista, ma in modo concreto, ragionato.
Quando i kpi γsi misurano con la felicitΓ delle persone sui luoghi di lavoro, con la loro #motivazione e con il miglioramento della #produttivitΓ e lβaumentoγdel fatturato, concordo con Maurizia, che creare delle organizzazioni felici significhi γaver messo in atto una grandiosa strategia di marketing. γ
Solitamente il marketing Γ¨ visto come unβattivitΓ rivolta allβesterno per ottenere dei risultati ovvero maggiori vendite e con migliore marginalitΓ . Alla fine Γ¨ di questo che si tratta, non parliamo di #onlus, ma di #bcorp sΓ¬.
Allora cosa vuol dire marketing della felicitΓ ? Rendere felici i clienti? Farli sorridere? No, il marketing della felicitΓ riguarda innanzitutto chi in azienda ci lavora.
γΓ importante che lβazienda sia vissuta come un luogo attivo, dinamico ed interessante, da vivere,γin cui γgli spazi aziendali devono poter essere luoghi di crescita democratica e di cultura condivisaγ affinchΓ© collaboratori e collaboratrici possano diventare professionisti/e e anche delle persone migliori.
Γ un libro che parla di condivisione di valori, di responsabilitΓ sociale, di γfare business perseguendo la ricerca di un mondo migliore nel quale vivere, di uno stile di vita sano e di un generale equilibrio,γdi aziende come luoghi di cultura che apra ad una visione piΓΉ ampia per sviluppare creativitΓ e innovazione, di inclusione, di produttivitΓ che cresce, perchΓ© persone piΓΉ felici e coinvolte sono anche piΓΉ produttive e possono diventare brandambassador.
Γ un libro che parla quindi anche di leadership gentile, di avere una #visione e di identitΓ aziendali in cui riconoscersi. Γ un libro, penso che si sarΓ capito, che mi sento davvero di consigliare.