martedì 5 Novembre 2024
In evidenzaIl tavolo della trattativa

Il tavolo della trattativa

Autore del contenuto

Nell’epoca della ipercomunicazione di massa quello che conta sono i simboli, il più delle volte sintetizzabili in una foto.
Tanto per fare un esempio recente: Ursula von der Leyen in piedi e in imbarazzo di fronte all’accomodato sultano turco (e a quel gentiluomo di Charles Michel).
Da cui eminenti politologi “ricavavano” la sottomissione della civiltà occidentale alla islamizzazione dilagante, il fallimento della parità di genere e la divisione all’interno delle istituzioni europee.

Della virtuale (speriamo) guerra russo-ucraina rimarrà un’unica immagine: il tavolo della trattativa diplomatica al Cremlino.
Ciascuno ci può vedere quello che vuole. L’abissale distanza che un autocrate frappone tra se’ e il resto del mondo (considerando che questi erano suoi pari grado, pensate la lontananza dal suo popolo…).
Oppure che l’ex agente KGB possegga preoccupanti informazioni sullo stato di salute dei suoi ospiti.

Anche che il macho Putin -che ama farsi fotografare a torso nudo nella tundra innevata a caccia di orsi- sia ipocondriaco.
Ma la spiegazione reale mi ha aperto dei mondi quasi fantascientifici.
La lunghezza del tavolo (solo la regina Elisabetta ne possiede uno più lungo, per il tè delle 5) era dovuta al rifiuto di Macron di farsi il tampone.
Di primo acchito pensi: ma che maleducato! Poi ti spiegano che non ha voluto lasciare tracce della sua materia organica. E tu pensi: com’è educato! Che igienista!
Invece il problema è che dal tampone potevi risalire al suo DNA e alla “impronta” della sua salute odierna e futura.
Il Cancelliere tedesco invece si è sottoposto al tampone ma unicamente nelle mani di una dottoressa tedesca, medico dell’ambasciata tedesca, sull’aereo presidenziale che è territorio tedesco.

Fin qui la Russia ci aveva abituati solo agli avvelenamenti in terra straniera di cittadini russi (preferibilmente Londra). Avversari politici e spie pentite.
Evidentemente non hanno ancora raggiunto una tecnica e una preparazione sufficienti, per cui si fanno sempre scoprire, coinvolgono nell’attentato anche persone innocenti come i parenti, spesso falliscono l’obiettivo e quando riescono, la vittima patisce pene dell’inferno per settimane.
Altro che guerra batteriologica. Qui si prospettano le nuove frontiere del terrorismo. Siamo all’attentato “sanitario”.

Conoscendo la predisposizione alle varie malattie dell’avversario e le sue percentuali di rischio, si può costruire una “cura” del predestinato che attivi le cause scatenanti dei suoi punti deboli.

Oggi un potente della terra, un capo di stato già sa che gli hacker russi lo intercettano e conoscono ogni sua abitudine. Ma d’ora in poi dovrà pensare anche da che medico farsi visitare, se prendere la medicina prescritta, cosa mangiare e bere, come farsi un check-up sotto falso nome, evitare di chiedere il rimborso alla assicurazione sanitaria.
E pensare che io consideravo pura follia la decisione di Angiolina Jolie di operarsi al seno perché la “lettura” del suo DNA prevedeva – con una percentuale del 30%  e intorno ai 50 anni- la probabilità di un tumore alla mammella.






Siamo una giovane realtà editoriale e non riceviamo finanziamenti pubblici. Il nostro lavoro è sostenuto solo dal contributo dell’editore (CuDriEc S.r.l.) e dagli introiti pubblicitari. I lettori sono la nostra vera ricchezza. Ogni giorno cerchiamo di fornire approfondimenti accurati, unici e veri.
Sostieni Moondo, sostieni l’informazione indipendente!
Desidero inviare a Moondo una mia libera donazione (clicca e dona)



La tua opinione per noi è molto importante.
Commento su WhatsApp
Ora anche su Google News, clicca qui e seguici



Iscriviti alla nostra newsletter gratuita

Rimani sempre aggiornato sugli ultimi approfondimenti.
Lascia il tuo indirizzo mail, seleziona i tuoi interessi e ricevi gratuitamente sulla tua casella di posta la prima pagina di Moondo con le notizie più interessanti selezionate per te.