mercoledì 25 Dicembre 2024
NetworkIn fin dei conti vorrei solo un giorno perfetto

In fin dei conti vorrei solo un giorno perfetto

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Uno, uno soltanto.
Il punto è, QUAL È IL GIORNO PERFETTO? Come deve essere?
Ci penso da un po’, è banale dire che c’è un desiderio sopra a tutto, è talmente banale che neanche lo dico (no, non è banale ma non lo dico lo stesso?).
Allora scendo di un gradino sotto la perfezione, provo a pensare “solo” ad un bel giorno, di quelli che a fine giornata puoi dire di aver vissuto pienamente le ore che ti sono state donate senza nessun merito, perché si sappia, alzarsi la mattina, vivere, non è per merito, puoi essere ganzo o bella o quello che ti pare, ma la mattina quando apri gli occhi ringrazia e comincia a fare qualcosa per cui valga l’opportunità che ti è stata data di aver vissuto quel giorno lì, che poteva anche non esserci.

Ma tornando al discorso del mio giorno bello, così bello da essere ricordato, si perché quando non potrai essere dove vuoi, o fare quello che vuoi avrai bisogno di quel ricordo lì, quel giorno bello…allora bisogna creare ricordi belli da usare quando la vita ti mette spalle al muro.
Passo un po’ di tempo a pensare cosa fare, ciondolo sulla sedia, guardando il nulla, mando qualche messaggio per essere affiancata in una giornata che non vuole prendere il via.
Mi sposto sul divano e chiedo ad Alexa
“Alexa cosa posso fare oggi? Mi sto annoiando”
E lei mi risponde “Vuoi un programma per il weekend?”
“NO!! NON LO VOGLIO PER IL WEEKEND!!! LO VOGLIO ORA!!! PERCHÉ RIMANDARE SEMPRE!!! PERCHÉ NON POSSO RENDERE BELLO IL MIO LUNEDÌ??? PERCHÉ È COSÌ STRANO VOLERLO FARE DI LUNEDÌ, RENDERE UN LUNEDÌ QUALSIASI UN GIORNO BELLO DA RICORDARE???”

Mi deludi Alexa sei più simile alla mentalità umana di quanto pensassi.

Quindi nulla, devo pensarci da sola… cosa fare o… NON FARE!!?
Alzo lo sguardo in alto, prima a destra, poi a sinistra come a cercare di leggere quel pensiero, quello del “NON FARE”, da dove è uscito? Che vuoi dire?
Cerco di snocciolare il pensiero, aggrotto la fronte, come se servisse a stringere quel pensiero e a non lasciarlo andare…
NON FARE… mmmh? hai lanciato l’idea ora spiegala…

Ok, sai cosa c’è da fare? NIENTE!
C’è da non pensare, non impegnarsi, non stancarsi, non arrovellarsi il cervello, non affannarsi… c’è da prendersi cura, degli occhi, del cuore, della mente… sai quel corpo che ogni giorno ti porta dove vuoi, che alleni, che stressi, che hai messo a stecchetta, che ti sostiene quando ti senti crollare? Ecco quel corpo lì ha bisogno di te, per una volta portalo dove vuole andare senza chiedergli niente, solo quello che vuole… vedi dove ti porta ha bisogno di te.

E allora mi ha portato qui, l’ho sentito rilassato come quando un gatto si acciambella sulla tua pancia, come quando un bimbo poggia la sua testa tra il collo e la spalla e senti quel dolce tepore del suo respiro sulla pelle, un po’ come quando sei tra le braccia di chi ami.
Per un attimo ho anche pensato di chiedergli scusa, ma un GRAZIE ci stava meglio.

PS detto tra noi, io avrei scelto lo stesso posto, questione di mancanze.

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