Oggi abbiamo fatto quattro chiacchiere con Tommaso Forni, cantante frontman dei WakeUpCall, ringraziamo Veronica Ruggiero per l’intervista che trovate in fondo all’articolo.
Sorridente e positivo, Tommaso ci racconta come ha vissuto la sua quarantena. Si ritiene fortunato perché vivendo insieme al fratello, chitarrista della band ha avuto modo di occupare il tempo suonando ed ha approfittato del tempo a disposizione per concentrarsi sul suo lavoro. Grazie alla musica che gli ha tenuto compagnia, nella sfortuna, ha vissuto questo lungo periodo in maniera positiva.
Oggi Tommaso è il cantante frontman della rock band WakeUpCall, ma è cresciuto ascoltando musica classica come Beethoven, Wagner, Mozart. Il padre è sempre stato un grande fan di musica classica e da quando Tommaso e suo fratello erano piccolini e giocavano con lui c’era sempre un sottofondo di musica classica. Crescendo poi è bastato ascoltare Bon Jovi per essere travolti dal mondo del rock e da li è iniziata la loro discesa.
Considerando che il fratello di Tommaso, Oliviero Forni ha sostenuto studi classici in conservatorio e ha studiato chitarra classica, la musica classica ha sempre fatto parte della band, per questo motivo, dopo aver fatto molta musica rock hanno deciso di tornare alle origini e dare vita ad una cosa tutta loro, mescolando la musica rock con i grandi classici del passato. Il risultato è stato molto apprezzato dal pubblico.
La band nasce nel 2009 e registra i primi brani con il famoso produttore americano Beau Hill che ha venduto più di 50 milioni di dischi producendo album di artisti come Alice Cooper, Europe, Eric Clapton, e comincia subito a suonare in giro per l’Italia
Grazie al messaggio di questo importante discografico è scattata la scintilla che ha dato vita alla band WakeUpCall. Una carriera quindi, oltre al talento ha bisogno di molta fortuna “bisogna essere nel posto giusto al momento giusto” dice Tommaso.
Dopo esperienze importanti all’estero, conseguenza della loro passione per la musica rock americana o inglese, cantando da subito in inglese sono tornati in Italia firmando un remake della canzone “Di blu dipinto di blu” di Modugno che è stata suonata anche all’Ariston, in concomitanza con il festival di Sanremo.
Il mondo della musica è cambiato molto rispetto quando Tommaso era bambino. Questo nuovo modo di ascoltare e di proporre la musica attraverso le piattaforme non è affatto gradito dall’animo vintage di Tommaso. Nonostante anche’egli oggi ascolti la musica su Spotify, rimpiange il periodo in cui acquistava i CD e si chiudeva nella sua stanza con le cuffie ad ascoltare le canzoni leggendo i testi.
Tommaso ci racconta poi che far parte di una band non è affatto semplice perché significa essere disposti a viaggiare di continuo e non avere altri tipi di lavoro o progetti. Per questi motivi inizialmente la band era composta da altri due ragazzi che però hanno rinunciato a questa vita così impegnative e sono subentrati Antonio il batterista e Francesco il bassista. Oggi si ritengono come una grande famiglia visto il tantissimo tempo trascorso insieme. “Far parte di una band significa essere capaci di tenere una specie di doppia vita: la band da una parte e una vita personale dall’altra che però non deve vincolare le esigenze della band!”.
Questa estate sarà più calma e silenziosa rispetto alle precedenti però Tommaso vuole essere ottimista e sperare di poter tornare ad organizzare concerti a fine luglio. E noi te lo auguriamo con tutto il cuore!