Di Teresa D’Auria
L’inno di Mameli è un canto risorgimentale scritto da Mameli nel 1847; esso racchiude la storia del popolo italiano e rappresenta il canto per l’Italia libera e indipendente. L’intensità del testo va ricondotta al fervore patriottico del tempo e all’entusiasmo dell’uomo italiano animato da spirito di libertà.
È lo stesso canto che in questi giorni di grigiore sentiamo echeggiare nelle strade dei nostri paesi e che ,affascinati ,ascoltiamo e cantiamo con le lacrime agli occhi e la mano sul cuore.
È un inno di forza, resistenza e soprattutto di speranza, che fa sentire noi italiani parte di un qualcosa di grande per cui stiamo lottando.
Prima di questa emergenza ben pochi cantavano e si emozionavano con quest’inno, anzi avevamo la tendenza a denigrare il nostro paese, a mettere in evidenza solo il brutto o quello che l’Italia non ha; adesso, invece, con tutta la nostra passione e orgoglio lo cantiamo.Ed è come se in quegli attimi per un po’ il male scomparisse e diventasse qualcosa di secondario rispetto alla nostra unione.
Con il semplice gesto di affacciarci al balcone ci diamo forza, ci sentiamo vicini anche se siamo lontani, quasi come se stessimo andando ad abbracciare la nostra Italia per sorreggerla e per spronarla a non mollare.In questi giorni stiamo lottando contro qualcosa di grande, più forte di noi, ma insieme riusciremo a sconfiggerlo, questo male che ci angustia e anche grazie alla nostra forza di unità.
Spero che quando l’emergenza finirà nessuno si dimentichi di questi mesi di solidarietà, degli appuntamenti sul balcone, delle lacrime che hanno rigato il viso, della mano destra sul cuore e della voce rauca di questi giorni.
Spero vivamente che questo orgoglio di essere ITALIANI ,ora presente in ognuno di noi, non svanisca ma che continui a crescere sempre di più e che quello che è stato sia stato solo per migliorare, perché è questa l’ITALIA.