Di Mariassunta Belonoskjn
L’umanità è stata flagellata dalle epidemie sin dal medioevo. In quei tempi era normale morire di peste, basti considerare I Promessi Sposi di Manzoni: Milano era flagellata dalla peste (proprio come oggi con il Coronavirus) solo una donna tra tutte si distingueva per il comportamento di compostezza e speranza: la madre di Cecilia che accompagna la sua figlioletta, vestita di bianco, sul carretto dei monatti suscitando in loro un sentimento di tenerezza e rispetto. L’uomo nei confronti delle malattie e della morte ha sempre dimostrato paura e timore.
Oggigiorno si contano i morti per Coronavirus, arrivati a numeri altissimi L’immagine più triste di questa nuova storia che il popolo italiano sta scrivendo è rappresentata dai mezzi dell’esercito che portano via le bare per raggiungere i forni crematori perché nei cimiteri non c’è più posto per ospitarli.
Il Coronavirus ha colpito e continua a colpire soprattutto gli anziani nelle RSA. Si sente spesso dire “aveva 80 anni, ha fatto la sua vita”; ciò indica una completa assenza di sensibilità verso la morte :negare che la vita è un valore a prescindere dall’età è segno di tempi degenerati .Tutti, giovani, adulti ,anziani sono importanti per la propria famiglia e per l’intera società. Spero che il Coronavirus abbia fatto scoprire al popolo italiano e al resto del mondo l’importanza di passare un po’ di tempo a chiacchierare con i propri nonni, un bene dell’Umanità che andrebbe protetto sempre e a qualsiasi costo.