L’Internet delle Cose (IoT) ha un impatto a livello sociale, economico e giuridico. Un potente mezzo tecnologico per lo sviluppo delle Smart Societies, in cui il potenziale della tecnologia digitale, dei dispositivi connessi e l’uso delle reti di ultima generazioni concorrono per migliorare la vita delle persone. In quest’ambito, la valorizzazione dei Beni Culturali materiali e immateriali può beneficiare dell’IoT.
L’interazione uomo-macchina e macchina-macchina può portare ad una disponibilità e fruizione del patrimonio comune non convenzionale. Un ricerca ed una possibilità di interazione abilitata dalla tecnologia, che sostiene il mondo dei beni culturali nel suo obiettivo più importante: la diffusione dell’arte, della memoria e del sapere. L’elemento chiave è quindi l’uomo, nella sua centralità di creatore di soluzioni intelligenti e disponibili, sempre ed ovunque. I dati personali costituiscono un elemento qualitativo importante, poiché possono descrivere l’esperienza dell’utente. L’IoT permette una raccolta ed una elaborazione di tali informazioni in tempo reale, e risponde alle necessità che si possono manifestare, ad esempio, da parte del visitatore di una mostra.
Il 26 settembre si terrà una giornata di approfondimento sul tema, nel panel organizzato dal BAICR Cultura e Relazione, dall’Università di Roma “Tor Vergata” e da Civiltà Digitale APS, intitolato “La tutela dei dati personali come elemento abilitatore per la digitalizzazione dei beni culturali”.
Grazie alla partecipazione dell’ex Garante Privacy e di alcuni dei massimi esperti in Italia in ambito Protezione dei Dati Personali, del mondo Accademico e dei Beni Culturali, sarà un momento di importante condivisione e orientamento nel settore per il prossimo futuro IoT.
Per info e per partecipare al panel: iot@baicr.it