«Se avesse abortito non l’avrebbero arrestata. Se anziché fare l’amore si fosse fatta inseminare artificialmente non l’avrebbero arrestata. Se anziché fare l’amore con un ragazzo a cui piaceva tanto si fosse fatta fecondare a pagamento da un omosessuale a cui faceva schifo non l’avrebbero arrestata (sebbene in Italia l’utero in affitto sia illegale, non mi risultano esistere madri surrogate in carcere, così come non mi risultano esistere, purtroppo, padri affittuari in carcere). Sto parlando dell’insegnante di Prato arrestata per aver fatto un figlio con l’allievo adolescente: se anziché aderire (con troppo entusiasmo, d’accordo) alla vita e alla natura si fosse messa al servizio della morte e della tecnica, oggi sarebbe libera, membro a pieno diritto di una società che idolatra la morte e la tecnica. Prego per il bambino figlio di una colpa non sua e per la madre colpevole e però meritevole di essersi messa contro il mondo pur di metterlo al mondo» [Langone, Foglio].
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