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L’arte dà voce alla natura: Isola di Albarella ospita la mostra “Evoluzioni” ispirata ai cambiamenti climatici

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L’Isola di Albarella si trova nel cuore del Parco Regionale Veneto del Delta del Po, in provincia di Rovigo. Gioiello immerso nella natura e collegato alla terraferma da una strada panoramica, l’isola si estende per 528 ettari coperti dalla macchia mediterranea, con due milioni di alberi di 150 specie arboree diverse, tra cui il pino marittimo e il pioppo bianco, il “Populus Alba” da cui l’isola prende il nome. Il 100% della superficie, sia terrestre sia acquatica, è sotto stretta tutela ambientale.

Dal prossimo 28 giugno l’Isola di Albarella ospiterà Evoluzioni”, mostra open-air di Officinadïdue ispirata ai cambiamenti climatici: attraverso le loro sette installazioni, gli artisti Vera Bonaventura e Roberto Mainardi creano un dialogo uomo-arte-natura per sensibilizzare al rispetto e sostegno dell’ambiente.

È il racconto sulla fragilità della natura quello intessuto da Vera Bonaventura e Roberto Mainardi nella loro Evoluzioni”, la mostra open-air che sarà ospitata fino al 18 ottobre dall’Isola di Albarella, nel cuore del Parco del Delta del Po. La monografica dei due artisti di Officinadïdue è un percorso in sette installazioni che testimonia le conseguenze del cambiamento climatico sul territorio e sulla biodiversità, ma allo stesso celebra la resilienza e la forza rigeneratrice della natura.

Autori dell’opera “Urlo di Vaia”, di cui ci occupammo sempre sulle pagine di Moondo dello scorso anno, evocazione sonora della tempesta che nel 2018 ha devastato le Alpi orientali e l’Altopiano di Asiago, Bonaventura e Mainardi considerano l’arte il medium ideale per il dialogo tra uomo e natura perché, come spiegano, “esprime concetti che le sole parole non riescono, toccando leve emotive, sensorialità e percezioni profonde. Per questo l’arte deve superare l’estetica per diventare etica”.

mostra
Il Grande Orecchio, Officinadidiue

E come non ricondurre il pensiero di Vera Bonaventura e Roberto Mainardi a quello della “Difesa della Natura” del celeberrimo artista Joseph Beuys-uno dei più importanti creatori del XX° secolo che ha sempre considerato l’arte uno strumento di azione sociale, riservando un’attenzione profetica alle tematiche ambientali e di sostenibilità-e che proprio in Italia, per l’esattezza a Bolognano in provincia di Pescara, ospite del Barone Buby Durini e della moglie, Baronessa Lucrezia De Domizio Durini, sua massima studiosa al mondo, realizzò due importanti Discussioni: Fondazione per la Rinascita dell’Agricoltura, che si tenne a Pescara il 12 febbraio 1978, e Difesa della Natura, che si svolge a Bolognano, sempre in Abruzzo, il 13 maggio 1984. Quest’ultima rappresenta il momento culminante di un eccezionale lavoro artistico e filosofico, suggellato dalla piantumazione della prima Quercia italiana, prototipo delle 7000 Eichen di Kassel, nella Piantagione Paradise, tuttora attiva a Bolognano.

Per Beuys uomo e ambiente sono inscindibili e interdipendenti. Difendere la natura significa difendere l’uomo, ribaltando la logica produttivistica in favore di una creatività libera e diffusa, capace di riscattare ogni essere umano dalla sua condizione di sudditanza e di aiutarlo a ritrovare la propria identità profonda.

Tornando alle sculture di “Evoluzioni” c’è da dire che sono immerse negli spazi verdi dell’Isola di Albarella, a sua volta colpita nell’agosto 2017 dalla furia del maltempo che ha divelto oltre 8mila alberi su una superficie di quasi 600 ettari. A questo evento sono dedicate le prime installazioni del percorso, Quiescenzae Attesa. Se da un lato le due opere narrano la nuda cronaca di quanto vissuto in questo angolo della Laguna Veneta – immortalata dai trucioli delle piante abbattute e da una grande quercia sradicata che diventano parte integrante delle installazioni –, dall’altro mettono in luce l’intelligenza biologica della natura, in grado di rinnovarsi in presenza delle condizioni più adatte. Ciò non significa tuttavia che non sia necessario proteggerla e aiutarla a sopravvivere, come ribadiscono gli artisti con la scultura La Foglia, dove una foglia di ferro sorregge un albero piegato dal vento e destinato a cadere.

L’altro volto del cambiamento climatico è quello della desertificazione. Posta idealmente al termine del percorso per sottolinearne l’opposizione agli episodi di maltempo, spesso legati a forti piogge, Zolla riporta alla memoria l’estate del 2018, caratterizzata da un lungo periodo di basse precipitazioni ed elevate temperature. Salinizzazione, impoverimento del suolo e perdita di fertilità sono i principali fenomeni legati alla desertificazione che arriva a porre in serio pericolo la stessa sopravvivenza delle persone e degli animali ed è tra i fattori che danneggiano, spesso irreversibilmente, la biodiversità.

Il tema della biodiversità è affrontato anche dalle altre tre restanti opere di Evoluzioni. Ovuli è una composizione in cui sementi di fiori, graminacee e piante sono custoditi in sfere di vetro soffiato di Murano poste su canne di bambù: una rappresentazione delle oltre mille banche dei semi che esistono a livello internazionale e hanno lo scopo di preservare la varietà biologica della flora. Lettino per Farfalle punta i riflettori sul drastico calo della popolazione di insetti nel mondo, dalle farfalle alle api, a causa della perdita degli habitat, inquinamento e cambiamenti climatici. Un danno non solo ambientale: dagli insetti dipende un terzo della produzione alimentare e due terzi della frutta e verdura consumata quotidianamente.

Presentato in anteprima l’8 giugno in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, Il Grande Orecchio” è un vortice che sgorga dal laghetto Palancana di Albarella, accompagnato dal rumore della natura del mare: un invito a mettersi in ascolto del fragile ecosistema marino. “L’orecchio ha una grande antica simbologia ed è associato alla saggezza dell’ascolto”-raccontano Bonaventura e Mainardi-”Il movimento archetipo dell’acqua è la spirale che permette a due mondi di comunicare fra loro.

Le installazioni di Evoluzioni s’inseriscono perfettamente nella cornice dell’Isola di Albarella che, dopo la tempesta del 2017, ha promosso “Immersi nella Natura”, un ampio progetto paesaggistico di riqualificazione del patrimonio ambientale e naturale realizzato in collaborazione con l’atelier Coloco di Parigi. Tra le iniziative sviluppate anche il parco giochi ecosostenibile AlbarellaLand, inaugurato nel giugno 2020. Inserito tra le dune e le valli naturali dell’isola, il parco è dotato di strutture ludiche realizzate in materiali naturali come legno e corde nel rispetto dell’ambiente.

L’anima sempre più green di Albarella si riflette nell’attenzione che si dimostra in ogni azione e comportamento promosso verso l’ambiente, dall’uso di biciclette all’abolizione della plastica sul suo territorio. Inoltre, la destinazione punta a diventare la prima isola al mondo a garantire un impatto nullo sulle emissioni di CO2. Il progetto “Albarella Futuro – Zero Carbon Emission” è stato elaborato da Augusto Zanella e Cristian Bolzonella dell’Università di Padova, Mauro Rosatti ed Enrico Longo di Albarella Srl, in collaborazione con altri esperti nazionali e internazionali di ecologia, economia, biodiversità e di gestione ambientale. L’obiettivo è dimostrare che è possibile vivere e lavorare, in questo caso nel turismo e nella ristorazione, diminuendo la propria impronta ambientale.

mostra
Il Grande Orecchio, Officinadidiue

Nella Giornata Mondiale degli Oceani, però, l’Isola di Albarella non poteva non rendere omaggio ai grandi specchi d’acqua pieni di vita del mondo, ecosistemi fragili da tutelare. E così da lunedì 8 giugno, è attiva l’installazione artistica “Il Grande Orecchio”, anteprima dell’intera mostra e opera che poi rimarrà per sempre all’Isola di Albarella, come altre installazioni dei due artisti.

“Questo è sicuramente il momento migliore per questa anteprima-spiega Mauro Rosatti, direttore generale dell’Isola di Albarella-i nostri ospiti hanno un’immensa voglia di godersi i nostri ampi spazi aperti, arricchiti dal progetto paesaggistico Immersi nella Natura. Poter incontrare in questi percorsi le opere di grandi artisti come Roberto  Mainardi e Vera Bonaventura, che ci trasmettono con il loro eco la necessità di salvaguardare e valorizzare questa bellissima natura che circonda l’Isola di Albarella parte del Parco Naturale del Delta del Po, sarà sicuramente un’esperienza unica ed emozionante, che prossimamente  potrà essere ulteriormente arricchita con altre opere che presenteremo”.

L’orecchio ha una grande antica simbologia ed è associato alla saggezza, alla saggezza dell’ascolto-spiegano gli artisti Vera Bonaventura e Roberto Mainardi-Il movimento archetipo dell’acqua è la spirale, la forma più comune dell’Universo dalla più grande galassia al più fine capello. E il lago dove la nostra opera Il Grande Orecchio è installata è mitologicamente un luogo dove animali e divinità si incontrano. Un luogo subliminale di passaggio fra due mondi: nel nostro caso quello sommerso marino e il nostro. Il vortice è lo stetoscopio che ci permette di auscultare l’Oceano”.






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