Di Eleonora Prati
In questi giorni, in un momento così delicato per tutti, mi sono soffermata a pensare un po’ di più sull’importanza della nostra vita e di come essa può esserci strappata via in un battito di ciglia. La morte è imprevedibile, spietata e la nostra vita, anche se vorremmo,non dura per sempre.
Il filosofo Seneca invitava a “vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo”; io condivido pienamente. Ora più che mai ho capito quanto sia importante vivere ogni singolo momento, brutto o bello che sia, perché non sappiamo se il domani potrà ancora accadere.
Quest’epidemia che ci ha sconvolti, per me è sinonimo di morte perché è arrivata così all’improvviso, ci ha trovati impreparati e ogni giorno ci fa vivere con ansia, paure e soprattutto porta via centinaia di persone.
Anche se chiusa in casa cerco di non sprecare il mio tempo godendomi al massimo tutte le persone a me vicine: sapere che stanno bene per me è già tanto, anzi tutto. In una realtà quando si è in bilico su un abisso profondo solo i rapporti più belli e duraturi riescono a farmi costruire un ponte resistente per attraversarlo senza cadere giù.
Riscoprire cosa ci lega agli altri è un passo in avanti in un periodo storico dove la paura, la crisi, la perdita d’umanità prendono sempre più piede e non si arrestano mai.
Essere uniti questa volta è, invece, l’unica possibilità che abbiamo per superare ciò che ci tormenta. Che sia finalmente la nostra occasione per smettere di odiarci?
Questo lo scopriremo tutti quando ritorneremo a vivere la nostra quotidianità