venerdì 22 Novembre 2024
Teatro NaturaleL'olio extra vergine d'oliva è il miglior alleato contro l'Alzheimer

L’olio extra vergine d’oliva è il miglior alleato contro l’Alzheimer

Autore del contenuto

Una ricerca dell’Università di Firenze ha scoperto che l’oleuropeina aglicone e l’idrossitirosolo possono prevenire la formazione di proteine tossiche responsabili dello sviluppo dell’Alzheimer. I polifenoli dell’olio extra vergine d’oliva utili anche contro l’acutizzarsi della patologia

L’olio extra vergine d’oliva è il miglior alleato contro l’Alzheimer

La malattia di Alzheimer-Perusini, detta anche morbo di Alzheimer, è la forma più comune di demenza degenerativa progressivamente invalidante con esordio prevalentemente in età presenile. Il processo degenerativo che colpisce progressivamente le cellule e le connessioni cerebrali, provocando quell’insieme di sintomi che va sotto il nome di demenza: cioè il declino progressivo e globale delle funzioni cognitive e il deterioramento della personalità e della vita di relazione.

Ora, grazie a una ricerca dell’Università di Firenze scopriamo che l‘olio extra vergine d’oliva è il miglior alleato contro l’Alzheimer.

Uno studio della dottoressa Manuela Leri, ricercatrice di Airalzh Onlus, dimostra come l’oleuropeina aglicone e l’idrossitirosolo possano prevenire la formazione di proteine tossiche responsabili dello sviluppo dell’Alzheimer.

riconoscere un olio artigianale
L’importanza di saper riconoscere un olio artigianale (pixabay.com by stevepb)

La ricerca si è focalizzata prevalentemente sulle basi molecolari dei principali composti fenolici dell’olio extravergine di oliva, il 3,4-diidrossifeniletanolo (idrossitirosolo, HT) e l’oleuropeina aglicone (OleA), come strumenti utili per combattere alcune delle alterazioni cellulari e tissutali che caratterizzano tale patologia.

I risultati ottenuti dallo studio, tramite tecniche biofisiche in vitro, hanno dimostrato che OleA interferisce col processo di aggregazione del peptide Aβ1-42 dando origine ad oligomeri non citotossici e incapaci di legarsi alle membrane cellulari.

Tali effetti risultano ancora più evidenti in presenza di HT, il principale metabolita che si ritrova in circolo, anche a livello neuronale, in seguito ad assunzione di olio extra vergine di oliva. L’idrossitirosolo è in grado di accelerare il processo di aggregazione di Aβ1-42, riducendo la presenza di oligomeri tossici che vengono invece trasformati in strutture fibrillari non tossiche.

I dati ottenuti hanno dimostrato, inoltre, come gli aggregati ottenuti in presenza di polifenoli riducano anche quei processi che determinano un ulteriore acutizzarsi della patologia.






Siamo una giovane realtà editoriale e non riceviamo finanziamenti pubblici. Il nostro lavoro è sostenuto solo dal contributo dell’editore (CuDriEc S.r.l.) e dagli introiti pubblicitari. I lettori sono la nostra vera ricchezza. Ogni giorno cerchiamo di fornire approfondimenti accurati, unici e veri.
Sostieni Moondo, sostieni l’informazione indipendente!
Desidero inviare a Moondo una mia libera donazione (clicca e dona)



La tua opinione per noi è molto importante.
Commento su WhatsApp
Ora anche su Google News, clicca qui e seguici



Iscriviti alla nostra newsletter gratuita

Rimani sempre aggiornato sugli ultimi approfondimenti.
Lascia il tuo indirizzo mail, seleziona i tuoi interessi e ricevi gratuitamente sulla tua casella di posta la prima pagina di Moondo con le notizie più interessanti selezionate per te.