Dopo un lancio perfetto e un viaggio di sei ore senza problemi, alle 00.48 di ieri la navetta Soyuz MS-13 si è agganciata alla Stazione spaziale internazionale (Iss). Dopo oltre due ore di preparativi, si è aperto il portello e sono entrati nell’Iss il russo Alexander Skvortsov della Roscosmos, seguito dall’americano Andrew Morgan della Nasa e da Luca Parmitano dell’Agenzia Spaziale Europea. La partenza della missione era stata fissata sabato come celebrazione del cinquantesimo anniversario dell’allunaggio e anche la scelta della rampa di lancio al cosmodromo di Bajkonur non è stata casuale: è stata usata la numero 1, la stessa da cui il 12 aprile 1961 partì Jurij Gagarin, il primo essere umano a superare l’atmosfera terrestre. Parmitano era già stato nello spazio e sull’Iss tra maggio e novembre del 2013 e questa volta, nella seconda parte della missione, ne diventerà comandante: sarà il primo italiano a ricoprire questo ruolo.
«Saranno sei mesi densi di impegni per Luca Parmitano perché nella tabella di marcia della missione Beyond lo aspettano quasi 300 esperimenti scientifici in biologia, medicina e robotica, di cui 51 dell’Esa e 6 preparati dall’Agenzia spaziale italiana assieme agli atenei di Roma, Firenze, Trieste e Milano. Diversi prospettano importanti ricadute anche terrestri. Si indaga, ad esempio, su come mantenere il peso del corpo equilibrato tra massa grassa e magra soprattutto nelle lunghe permanenze orbitali per migliorare la vita dell’astronauta facilitando il recupero delle condizioni fisiche al rientro. Ma i dati raccolti saranno preziosi anche per affrontare le varie forme di obesità e gestire pazienti immobilizzati o malnutriti arrivando a più efficaci terapie» [Caprara, CdS].
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