Lo scorso 8 febbraio, in una scuola elementare di Monte Cervino, frazione di Foligno, il maestro Mauro Bocci ha indicato ai compagni un alunno di colore dicendo «guardate quanto è brutto». Poi ha costretto il bambino a rimanere davanti alla finestra, con le spalle alla classe. L’episodio si sarebbe poi ripetuto con modalità simili nella classe di un’altra bimba nera, la sorellina maggiore del piccolo. Il maestro, supplente di «attività alternativa all’insegnamento della religione cattolica», si è giustificato sostenendo di avere messo in atto un esperimento sociale («Spiegavo la Shoah e volevo suscitare la loro indignazione contro i razzismo», dice intervistato dal Mess). Il ministero dell’Istruzione ha chiesto una relazione sulla vicenda all’Ufficio scolastico regionale e nel frattempo ha sospeso il docente per «incompatibilità ambientale».
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