Rosa Maria Mogavero e Lorella Cipro, rispettivamente tenente di vascello di una nave militare del porto di La Spezia e maresciallo di stanza a Taranto, domenica scorsa hanno celebrato la loro unione civile nel Centro di Arte Moderna e Contemporanea di La Spezia. Per l’occasione la Marina Militare ha mandato il picchetto d’onore, facendo sfilare le due spose sotto il tunnel di sciabole sguainate e incrociate dai loro colleghi e riconoscendo quindi formalmente il matrimonio omosessuale. Sono arrivate anche le felicitazioni del ministro della Difesa Elisabetta Trenta: «Volevo rivolgere i miei più sinceri auguri a Lorella e Rosy – ho saputo che i vostri amici vi chiamano così – i nostri due marinai che il 31 marzo hanno celebrato la loro unione».
«Quella tra Rosa Maria e Lorella non è la prima unione civile tra militari. La prima, nel 2016: due uomini dell’Aeronautica, in forza alla base di Ghedi ( dopo questa unione era arrivata la circolare interna contro eventuali discriminazioni). Poi un ufficiale della Marina con un civile. Uno dei casi più recenti, una donna dei Granatieri di Sardegna, che si è unita a gennaio a Fiumicino alla compagna. E ce ne sono altri più recenti nelle forze dell’ordine. Secondo le associazioni, tra polizia, carabinieri, Guardia di finanza e polizie locali sono circa 20mila le persone Lgbt» [Filetto, Rep].
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