Sono i Millennials ad amare il vino in lattina che ha raggiunto un giro d’affari da 50 milioni di dollari, rispetto ai 2 milioni del 2012. E’ stata Whole Foods, nel 2016, a definire il canned wine come una tendenza di consumo in America da tenere d’occhio.
Si chiama “Canned Wine”, il fenomeno che sta spopolando in America e che sta conquistando un numero sempre più alto di consumatori. Una delle prime conferme della rapida ascesa del consumo di vino in lattina negli Stati Uniti è arrivata nel 2016, quando Nielsen ha riportato un aumento delle vendite del 125,2% relativo a quell’anno. Una crescita costante, di anno in anno, anche a livello economico: 2 milioni di dollari nel 2012, 14,5 milioni nel 2016 e, infine, 50 milioni di dollari nel 2018.
Ma davvero il futuro del vino, in America, è in lattina? “La generazione dei Millennials – dichiara Lucio Miranda, presidente di ExportUSA – ha radicalmente cambiato anche il modo in cui gli americani consumano il vino. Nel 2017, le vendite di vino in lattina in America sono aumentate del 54%, ossia la crescita in termini di vendita di vino più alta in America rispetto a qualsiasi altro packaging alternativo utilizzato per confezionare vino. Oggi il vino in lattina rappresenta un mercato da 50 milioni di dollari in America. Per quanto riguarda il tasso di crescita in percentuale, nel 2017, ha raggiunto uno straordinario 59,5% rispetto al solo 3,3% del tradizionale formato in bottiglia da 750 ml. Si tratta di una vera e propria rivoluzione che si è concretizzata nel corso degli ultimi anni; fino al 2012, il 90% delle vendite di vino in lattina erano rappresentate dal vino frizzante, mentre ora lo scenario è completamente cambiato: le tipologie di vino in lattina in America si sono decuplicate, con le vendite di vino fermo in questo formato in crescita del doppio rispetto a quelle del vino frizzante”.
Quando Whole Foods, nel 2016, ha definito il vino in lattina come una tendenza di consumo in America da tenere d’occhio, ha anche lasciato affiorare marchi di vini emergenti, tra cui Infinite Monkey Theorem (il primo a lanciare il vino fermo in lattina nel 2011) e il brand di vino frizzante Presto.
“Oggi – aggiunge Lucio Miranda – anche i grandi nomi del vino, come ad esempio Barefoot Wine & Bubblela (brand di vino della California pluripremiato negli Stati Uniti per il suo approccio innovativo alla vinificazione), si stanno adeguando a questa tendenza che rappresenta un’ottima occasione anche per le aziende italiane del settore che desiderano entrare nel mercato americano. Il vino in lattina ha conquistato i consumatori americani e si è imposto sul mercato con straordinaria velocità, soprattutto grazie all’importanza della portabilità e alla praticità d’uso che questo formato garantisce”.