Nascerà nel 2020 e sarà il figlio di un padre morto nel 2019, che lo aveva concepito in vitro assieme alla mamma quattro anni prima. È il terzo caso in Italia e il primo in Puglia. Nel 2014 questa coppia salentina voleva un secondo figlio che però sembrava non voler arrivare. I due decisero così di affidarsi a un centro per la procreazione assistita. Lì vennero crioconservati due embrioni fecondati con il liquido seminale del marito. Un cancro però stroncò ogni programma. Tra una chemio e l’altra tuttavia i due continuavano a essere in contatto con la clinica nella speranza di trovare il momento giusto per procedere con la gravidanza.
Quando il marito è morto, nonostante avesse firmato tutti i consensi possibili, la donna è stata costretta, dopo una lunga trafila burocratica, a rivolgersi a un giudice che alla fine le ha dato ragione e, quando il nascituro verrà al mondo, sarà considerato figlio legittimo. In Italia altri due casi simili si sono registrati a Palermo nel 1999 e a Bologna nel 2010.
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