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Coprifuoco serale, didattica a distanza al 100% alle scuole superiori, limiti alla mobilità fra Regioni a rischio, chiusura di musei, sale scommesse e centri commerciali, quest’ultimi solo nei weekend. E ancora, riduzione della capienza dei mezzi pubblici al 50%. Queste le misure di carattere nazionale contenute nel nuovo Dpcm che il governo si appresta a varare oggi e che Giuseppe Conte ha illustrato alla Camera.
Sul coprifuoco nazionale, il presidente del Consiglio non ha specificato l’orario, parlando genericamente di «tarda serata». L’ipotesi più accreditata è quella delle 21.
Il decreto conterrà anche norme più stringenti differenziate per Regioni, suddivise per fasce di rischio. Nella fascia ad alto rischio dovrebbero finire Lombardia, Piemonte, Calabria, Alto Adige e Val d’Aosta. In queste regioni chiuderà quasi tutto, eccezion fatta per scuole (elementari e prima media) e industria. I governatori dovranno chiudere anche i confini.
Nella fascia a medio rischio dovrebbero rientrare tre regioni: Liguria, Puglia, Campania. Qui chiuderanno i bar e i ristoranti. Non è chiaro se si abbasseranno anche le saracinesche di barbieri, parrucchieri e centri di bellezza.
Tutte le altre regioni sono a basso rischio e dovranno rispettare il Dpcm così com’è, tenendo presente che, come spiega l’Iss, «in questo momento non ci sono zone d’Italia che si possano considerare a “rischio basso”. Le undici regioni che stanno meglio si collocano in un’area di “rischio moderato”, con un Rt che non va oltre la soglia di massima allerta che è di 1,5. In questa fascia la trasmissibilità del virus è spesso diffusa ma ancora gestibile, almeno nel medio periodo per il servizio sanitario nazionale».
In prima pagina
• Attacco a Vienna. Un commando di terroristi ha sparato all’impazzata per le strade del centro in un attentato coordinato in sei punti della città. Il bilancio parziale parla di quattro morti – tre civili e un attentatore – e di almeno 14 feriti, di cui 6 in gravi condizioni
• Il tasso di positività in Italia è stabile al 16,4%. Come ogni lunedì, sono pochi i tamponi processati (135 mila, quasi 50 mila meno di domenica) e scende quindi il numero di contagi: 22.253. Altri mille ricoveri per Covid, 83 in terapia intensiva; 233 i morti.
Clamoroso
Il 37% degli italiani non ha intenzione di vaccinarsi contro il Covid (+11% rispetto al dato della scorsa primavera). Sono soprattutto diffidenti: leghisti, meloniani, grillini, donne (sondaggio dell’Atlante politico) [Bordignon, Rep].
Nei conti correnti italiani sono parcheggiati 1.700 miliardi, l’equivalente del Prodotto interno lordo del nostro Paese [Martino, Plus 24].