TAV argomento del giorno, del mese, dell’anno… o forse di più. Insomma se ne parla tanto, troppo, mai come in questo periodo.
Oggi, venerdì 08/03/2019 è il “giorno del giudizio”. Il governo ha preso tutto il tempo possibile, non si può andare oltre, non si deve andare oltre. Visto che la figuraccia internazionale come “Paese” l’abbiamo fatta, tanto vale decidere al fotofinish, questo potrebbe aver pensato la strana triade composta da Giggino, il Capitano e l’Avvocato del popolo.
“Una decisione sarà presa entro venerdì – diceva qualche giorno fa il vicepremier Di Maio – perché la società Telt deve scegliere se dare l’avvio ai bandi”. E fortunatamente questa è una delle poche certezze del Di Maio confuso di questi ultimi mesi. Un leader in caduta libera che trascina dietro di se tutto il Movimento 5 Stelle, che nel frattempo si interroga sull’opportunità di avere un capo politico vicecapo di governo. Un leader finora costretto a rimangiarsi tutto quanto promesso in campagna elettorale: Tap, Ilva, autorizzazioni a procedere, limite 2 mandati…, con credibilità ai minimi termini.
Dall’altra parte il Capitano Salvini è scosso dal primo tremolio che sembra incrinare un’ascesa senza indugi verso l’olimpo del comando. Una paura che sale dal basso, le gambe che si fanno molli e l’espressione non più tanto sicura e decisa. Insomma, chiamato alla prima decisione politica della sua carriera da vice premier, il Capitano perde la sua sicumera (molto più semplice parlare solo di migranti e sicurezza) e ridiventa un politicante qualunque. Tener duro potrebbe portarlo ad una crisi di governo, cedere potrebbe fargli perdere voti. Difficile scelta per il Capitano… è la politica baby!
E si, la politica. Perchè solo una scelta politica è la TAV. Ma quali costi-benefici! Ma davvero qualcuno ci crede? Se c’è fatemelo conoscere perchè sicuramente mi potrà indicare la via per trovare il tesoro che si nasconde alla fine dell’arcobaleno, o la stalla dove riposano gli asini volanti.
Sulla TAV si è scritto e detto tutto ed il contrario di tutto. Schiere di professori universitari, ingegneri, economisti, tecnici, geologi, esperti di trasporto (e chi più ne ha più ne metta) italiani ed europei hanno sentenziato: tanti in un verso (giudizio positivo), quanti nell’altro (giudizio negativo).
Ma il top l’ha raggiunto un “esperto” italiano, che in fatto di “convenienza” sembra essere imbattibile. Stando alle indiscrezioni date da Mentana (durante il Tg di La7 di ieri sera): “Nei cassetti della Commissione UE vi sarebbe un documento sulla TAV redatto da un pool di aziende europee, tra cui la TRT Trasporti e Territorio, società milanese del Prof. Marco Ponti (la stessa che ha redatto la relazione Costi-Benefici commissionata dal Ministro Toninelli)”. La società avrebbe siglato due relazioni: una commissionata dalla UE due anni fa (“The impact of TEN-T completion on growth, jobs and the environment”): giudizio positivo. L’altra commissionata dal Ministro Toninelli e presentata solo qualche giorno fa: giudizio negativo. Quando si dice che il cliente ha sempre ragione…
Il servizio del TG La7 è al minuto 18:35 – http://tg.la7.it/repliche-tgla7?id=265321