«Una missione segreta, condotta in un silenzio che ha resistito per mesi. Nello scorso giugno gli americani hanno prelevato un semovente contraereo hi-tech russo, catturato in Libia dalle truppe del governo di Tripoli. Il Pantsir S-1 – che la Nato chiama Sa-22 Greyhound, ossia levriero – è stato portato con un cargo militare C-17 nella base tedesca di Ramstein e poi probabilmente trasferito negli Stati Uniti.
I semoventi erano stati forniti dagli Emirati arabi all’armata del maresciallo Haftar, rivelandosi inizialmente determinanti per l’assedio alla capitale libica lanciato nel 2019 […] L’operazione top secret del Pentagono – rivelata dal Times di Londra – aveva due obiettivi. Il primo era evitare che il semovente finisse nelle mani di terroristi islamici.
Il secondo è quello di esaminare nel dettaglio la tecnologia del Pantsir. Per quanto non si tratti di un’arma avanzata, si è dimostrata molto valida nei combattimenti in Siria e in Libia. E, dopo l’abbattimento dei due Predator made in Usa, per il Pentagono è diventato fondamentale capire come disturbarne radar e missili per proseguire con i voli dei suoi droni spia più diffusi» [Di Feo, la Repubblica].