Le due tombe aperte nel camposanto teutonico in Vaticano sono completamente vuote. Non c’è traccia di Emanuela Orlandi, ma la cosa che ha dell’incredibile è che non ci sono neanche le due principesse che ufficialmente vi giacevano. Vuota la Tomba dell’Angelo in cui si sarebbero dovuti trovare i resti di Sophie von Hohenlohe, vuota anche quella di Carlotta Federica di Mecklemburgo.
A stupire, inoltre, il fatto che quest’ultima, risalente al 1840, è stata ristrutturata con il cemento, materiale decisamente molto poco usato all’epoca. La notizia però non ha sconvolto monsignor Gianfranco Girotti, già reggente della Penitenzieria apostolica, che all’Adnkronos ha fatto sapere: «Stiamo parlando di tombe degli anni passati, che appartengono ad alcune famiglie principesche che chiedevano di aver lì la sepoltura». Pietro Orlandi, che ringrazia il Vaticano per aver ammesso con questo gesto che la Chiesa ha una responsabilità interna, dice che andrà avanti a cercare la verità sulla sorella, di cui si sono perse le tracce 36 anni fa. A suggerire che i resti di Emanuela fossero in una delle due tombe una lettera anonima ricevuta dall’avvocato degli Orlandi Laura Sgrò.
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