giovedì 21 Novembre 2024
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Pagare la cena e godersela appena finita l’emergenza coronavirus

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Scommettere sulla riapertura del proprio ristorante preferito, una volta passata l’emergenza da coronavirus, per tornare a gustare spaghetti alla carbonara, sauté di cozze e piatti gourmet pagando un conto conveniente.  Negli Usa lo hanno fatto e ora il meccanismo di fiducia sul credito con sconto sta dilagando anche in Italia, tanto che la settimana prossima scenderà in campo anche la Fipe, la Federazione dei pubblici esercizi.  Si chiamano ‘Dining Bond’ e sono stati creati per aiutare il settore della ristorazione nelle spese correnti, visto che tutti i locali hanno dovuto chiudere le saracinesche per le misure di contenimento imposte dall’emergenza sanitaria. Funzionano come i futures, strumento finanziario in cui le parti, in questo caso ristorante e cliente, si impegnano a vendere e ad acquistare in una data futura un bene ad un prezzo prefissato, la cena in questo caso. Insomma ‘un paga oggi a prezzo scontato il pasto che consumerai domani’.

Ad aggregare l’offerta negli Usa è stata creata la piattaforma ‘supportrestaurant.org’ che però non vende direttamente bond. Queste pre-prenotazioni sono acquistabili direttamente contattando il ristorante, con uno sconto del 25% rispetto al valore nominale riscattabile generalmente in sessanta giorni. Molti anche i futures all’italiana, con diverse iniziative portate avanti dai singoli ristoranti, per lo più quelli stellati e gli indirizzi foodies elencati con le loro offerte nel sito del Gambero Rosso. Non mancano le piattaforme come ‘SOS-Save on Seat’ che, rispetto agli Stati Uniti, offre un arco temporale per beneficiare del pasto fino ad 1 anno e diversi sconti; un sito aperto non solo a ristoranti, ma anche a pasticcerie e bar che si possono registrare creando il proprio ‘buono’ dai 10 euro in su, a seconda della spesa media registrata nell’esercizio.

La settimana prossima poi scatterà l’operazione ‘Ristobond’, come probabilmente si chiamerà la piattaforma che sta ultimando Fipe. “Sarà un’iniziativa a metà tra il commerciale e il solidale – spiega all’ANSA il vicedirettore della Federazione Luciano Sbraga – alla quale aderiranno sicuramente molti locali anche quelli di quartiere. L’arma vincente è la fidelizzazione acquisita nel tempo che ripaga, ne siamo certi”. Le transazioni in questo caso saranno effettuate tramite la piattaforma dove ogni locale sarà libero di modulare la propria offerta che prevede uno sconto del 25%. L’iniziativa va a sostenere un comparto che, come sottolinea la Fondazione nazionale dei commercialisti, è colpito da una contrazione di 8,3 miliardi di euro, pari a -37% del fatturato rispetto al 2019. A livello regionale la più colpita è la Lombardia con un calo di 3,5 miliardi di euro, seguita dal Lazio con un -2,7 miliardi di euro e dal Veneto con -1,6 miliardi di euro. “Una crisi improvvisa per un settore in crescita”, sottolineano i commercialisti italiani.






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