Durante la stagione invernale, oltre all’influenza, sono molto frequenti anche le sindromi parainfluenzali, delle malattie infettive caratterizzate da sintomi che possono facilmente essere confusi con quelli dell’influenza tradizionale. Queste sindromi, causate da diverse famiglie di virus, si verificano prevalentemente nel periodo che va da dicembre a marzo e presentano solo due su tre dei sintomi tipici dell’influenza (ovvero dolori, disturbi alle vie aeree e febbre) e inoltre si manifestano con infezioni di durata più breve e intensità ridotta. Ma come fare a prevenire la parainfluenza (ad link) ed evitare di ammalarsi? Ciò non è possibile, tuttavia ci sono alcuni suggerimenti che possono rivelarsi particolarmente utili per ridurre il rischio di infezione, come spiegato di seguito.
Areare gli ambienti
Al fine di evitare la diffusione delle infezioni virali sia negli ambienti domestici che in quelli lavorativi, è essenziale adottare delle pratiche che promuovano un ambiente salutare, come suggerito dall’Istituto Superiore di Sanità. In primo luogo, bisogna provvedere a una corretta aerazione per ridurre la concentrazione di agenti patogeni nell’aria. Inoltre, bisogna mantenere le temperature interne non superiori ai 25 gradi, così da contrastare la secchezza delle vie respiratorie e renderle meno vulnerabili agli attacchi virali. Altrettanto importante è umidificare l’ambiente, per rendere l’aria meno secca e contrastare la diffusione dei virus parainfluenzali. In più, è fondamentale evitare il fumo, che irrita e danneggia le vie respiratorie rendendole più vulnerabili alle infezioni.
Seguire una dieta varia ed equilibrata
Per mantenere in salute le difese dell’organismo e prevenire i malanni stagionali, è importante seguire una dieta che favorisca la risposta immunitaria. La Dieta Mediterranea, nota per le sue proprietà antinfiammatorie, fornisce al corpo una gamma completa di nutrienti essenziali per questo scopo, specialmente vitamine e minerali. Tra questi, è possibile citare:
- la vitamina C (presente negli agrumi, nei peperoni, pomodori ecc.) che agisce come antiossidante e immunostimolante, associata alla risposta alle infezioni delle vie respiratorie;
- le vitamine A ed E, che insieme alle vitamine del gruppo B, contribuiscono a garantire difese immunitarie robuste;
- la vitamina D (sintetizzata prevalentemente dalla pelle con l’esposizione ai raggi solari), che interviene sulla funzionalità delle cellule del sistema immunitario, ecc.
Anche la flora intestinale, però, contribuisce al benessere complessivo dell’organismo e alla possibilità di contrastare i virus parainfluenzali, pertanto è bene consumare fibre e probiotici.
Alcune norme igieniche
I virus parainfluenzali si diffondono attraverso il contatto diretto con le secrezioni respiratorie di soggetti infetti, oppure toccando superfici infette e poi toccandosi in seguito le vie respiratorie, spesso in maniera inconsapevole. Pertanto, per ridurre il rischio di trasmissione è fondamentale non condividere cibo e stoviglie con persone già infette. Un ulteriore consiglio è quello di evitare di toccarsi viso e occhi, specialmente prima di aver lavato le mani. Queste ultime devono essere igienizzate di frequente e in assenza di acqua e sapone si può utilizzare un prodotto disinfettante con una percentuale di alcool almeno al 70%. D’altra parte, se si hanno già i sintomi parainfluenzali, bisognerebbe utilizzare delle precauzioni per non diffondere il virus, coprendosi bocca e naso quando si starnutisce (meglio se con la parte interna del gomito) e gettando i fazzoletti sporchi in maniera adeguata.