In Cavea al Parco della Musica di Roma Massimo Ranieri porta in scena la musica napoletana rivisitata dalla superband che lo accompagna: Stefano Di Battista ai sassofoni, Enrico Rava alla tromba e al flicorno, Rita Marcotulli al pianoforte, Riccardo Fioravanti al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria.
Simona Orlando su Il Messaggero: «In scaletta mette Malafemmena, scritta di Totò, Tu Vuò fa l’americano, cult di Renato Carosone, Resta Cu’mme di Domenico Modugno, e ancora Dove sta Zazà, Anema e Core, Luna Rossa, Torero, Strada nfosa, senza rinunciare ai suoi successi come Rose Rosse e Perdere l’amore.
Il brano che ancora oggi lo commuove di più è Tu si ’na cosa grande: “Avevo dodici anni e mi intrufolai alle prove del festival di Napoli. Domenico Modugno la cantava ed ero convinto che fosse napoletano, mi sembrava altissimo e lassù in alto resta. Sperimentai il sentimento dell’adorazione”.
L’altro artista al quale guarda con ammirazione è Giorgio Gaber: “Immenso. Anche per me il teatro e la canzone sono imprescindibili e questo mi permette di spaziare da Shakespeare alla canzone comica. Una cosa l’ho imparata in una vita spesa sul palcoscenico: se piace a te, piacerà anche al pubblico. Quando affronto un lavoro, davanti agli occhi ho sempre Marcello Mastroianni, il Divino, che dice: ‘Ao’ io me diverto e me pagano pure. Divertiti’, si raccomandava, e io questo faccio”. Nella stagione 2020 Massimo Ranieri torna in teatro con Sogno e son desto 500 volte e pubblica un disco di inediti cantautorale firmati da Fossati, Pagani, Donaggio e Pino Daniele. Prima però lo vedremo in un cameo del film di Aldo Giovani e Giacomo Odio l’estate, dove fa la parte di sé stesso».