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giovedì 25 Aprile 2024
Che poi, detto tra noi...Pensare di non essere "amabili"

Pensare di non essere “amabili”

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Sarà capitato anche a voi che qualcuno vi abbia detto: “Tranquilla vedrai che da qualche parte ci sarà la tua anima gemella!!!”

A parte il fatto che chi la vuole un’altra anima uguale alla mia? Scherziamo? Io già fatico da sola figuriamoci averne un’altra para para, uno specchio, m’immagino quando trovandola insopportabile devo tapparmi la bocca, perché se tanto mi da tanto è una rompicoglioni patentata come me. No no in questa cosa non c’ho mai creduto, come a quella minchiata dell’altra metà della mela! Che io già me la immagino anni ed anni tagliata a metà a girare per trovare la parte mancante e quando la trovi è pure moscia e raggrinzita… No grazie.

Mariagrazia Censi

Insomma io non ho mai negato il desiderio di innamorarmi, figuratevi porto la bandiera, ma il fatto è che mi si innesca un circuito facile facile, mi spiego in 5 parole, “Penso di non essere amabile”. Cioè non abbastanza, quindi quando qualcuno mostra qualcosa molto simile all’amore per me, la prima cosa che penso è che stia mentendo, è difficile credere che tu possa piacere esattamente così, e su tante cose belle che ti dirà tu insisterai su l’unica che ti avrà  ferita, sarà un continuo punzecchiare, e mettere alla prova, naturalmente tutto è guidato dalla testa perché il cuore se potesse… se potesse il cuore, mi prenderebbe a calci in culo. Ma non può e allora spacchi, sfrantumi le palle fino a sfiancarlo tanto da portarlo a dirti che forse, forse non ti ama e mentre il cuore si prepara ad una nuova sconfitta la testa, quella merdosa, odiosa, menzognera testa ti dirà:”Vedi? Non sei amabile, avevi ragione”.

È che in due fa paura, due anime fragili ma che insieme diventano potenti, roccia e goccia, forti e vulnerabili, amanti e amabili. Sì fa paura perché io la mia solitudine la conosco e la gestisco,  ma quella senza di te, la solitudine senza di te io no, non la voglio provare.






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