Articolo redatto in collaborazione con Accademia Kronos a cura del Prof. Ezio Gagliardi
Sperimentalmente si è visto che Criceti, Conigli, Gatti e Pipistrelli possono essere infettati dal virus Sars Cov-2; inoltre il virus è stato trovato nei Felini, Cani e Visoni; lo dimostrano le diverse ricerche in Olanda, Francia, Belgio, Spagna e negli Usa, dove il virus è stato trovato nei gatti, in Hong Kong e USA nei cani, come in allevamenti di visoni, dove si evidenziano malattie respiratorie e aumento della mortalità; a tal proposito la cronaca ci informa di allevamenti di visoni, costituiti da migliaia di animali, infettati dagli operatori delle medesime fattorie.
Risulta evidente che il virus circolava nelle fattorie diverse settimane prima che venisse evidenziato; purtroppo diversi operatori positivi evidenziano le medesime sequenze virali di Sars Cov-2 provenienti dai visoni dimostrando senza ombra di dubbio la trasmissione del virus dai visoni agli operatori delle fattorie; si sono evidenziate alte % di positivi fra gli addetti agli allevamenti di visoni;
Da uno studio effettuato sui visoni e gli addetti degli allevamenti, è stato evidenziato che il virus viene introdotto da uno degli addetti e successivamente passa in maniera massiva ai visoni, nonostante le precauzioni di biosicurezza adottate, fino all’abbattimento dei visoni; si è visto inoltre che in tre allevamenti si sono avuti tre grandi cluster con il 68% di infetti fra il personale, il quale, cosa molto preoccupante, avevano una sequenza genomica simile a quella dei visoni, dimostrando che il grado di infettività del virus mutato rimaneva abbastanza elevato.
Abbiamo purtroppo altre conferme:
- In allevamenti in Olanda Aprile 2020 2,7 milioni di visoni infetti, che sono stati abbattuti.
- In Danimarca sono state evidenziate in 214 persone positive al virus, varianti simili a quelle dei visoni infetti provenienti da 200 allevamenti di visoni.
- Nel cluster n°5 (Danimarca), dove il virus circolava tra Agosto e Settembre 2020, abbiamo una variante con tre mutazioni e una delezione nel gene che determina la formazione della proteina spike (S),provocando una variazione nella sua infettività, trasmissibilità e antigenicità, con un impatto significativo sull’efficacia di vaccini, anticorpi monoclonali già prodotti e il plasma di pazienti già infettati; per tali motivi il Ministro dell’Ambiente ha ordinato l’abbattimento di 17 milioni di visoni, in quanto l’Istituto Nazionale Danese di Salute Pubblica ha stabilito che gli allevamenti di visoni costituivano una riserva del virus Sars Cov-2 mutato nel gene della proteina spike, che si stava pericolosamente trasferendo alla popolazione umana che si trovava nelle vicinanze degli allevamenti.
- Analisi preliminari hanno dimostrato che i virus isolati dai visoni vengono neutralizzati dagli anticorpi di persone infettate con Sars cov-2 in maniera meno efficace.
- Il Serum Institute stima che il cinque per cento delle infezioni virali tra le persone nello Jutland settentrionale (Danimarca) appartengano al virus mutato dei visoni.
Risulta quindi interessante verificare come il passaggio del virus ai visoni produca più mutazioni e quali effetti possa produrre sulla infettività, trasmissibilità e patogenicità dl virus mutato.
Si sono verificati nei visoni infettati, a livello del virus mutazioni a livello del gene S, che hanno comportato la variazione di diversi amminoacidi a livello della proteina Spike (n°3 mutazioni e una delezione)
Data la notevole densità di popolazione dei visoni ci sarà un’alta trasmissione del virus tra questi, per cui replicando più velocemente, può statisticamente subire più mutazioni. I visoni quindi rappresentano una riserva e il virus può infettare nuovamente l’uomo (dopo due salti di specie uomo-visone-uomo) con mutazioni tali da rendere inefficaci i vaccini predisposti per contrastare le varianti del virus che maggiormente hanno infettato l’uomo negli ultimi mesi.
A conferma di tale ipotesi in Danimarca in due visoni e 12 umani è stata individuata una combinazione di mutazioni tali da diminuire la sensibilità degli anticorpi nel neutralizzare il virus Sars Cov-2 con CONSEGUENZE ALLARMANTI SULLO SVILUPPO DI APPROPRIATI VACCINI, tali da costringere le autorità danesi ad abbattere tutti i visoni.
-Il professor Allan Randrup Thomsen, virologo dell’Università di Copenhagen ha affermato, qualche giorno fà che la variante di visone danese Covid-19 potrebbe innescare una nuova pandemia.
– Un virologo ed esperto di zoonosi olandese, Wim van der Poel, ha affermato che sono necessarie ulteriori ricerche, ma che anche senza la mutazione, un serbatoio del virus nel visone o in altri animali della famiglia dei mustelidi come tassi e martore doveva essere evitato.
– Uno specialista di vaccini danese il prof Kåre Mølbak, direttore delle malattie infettive presso State Serum Institute(SSI) ha avvertito che potrebbe essere iniziata una nuova ondata di propagazione del virus dalla variante di visone Covid-19; ha inoltre affermato “Lo scenario peggiore è che una nuova pandemia possa iniziare dalla Danimarca “; vi è il rischio che questo virus mutato sia così diverso dagli altri che saremmo costretti a predisporre un nuovo vaccino.
– Il professor Ian Jones, virologo presso l’Università di Reading, ha dichiarato: “L’idea che il virus muti in una nuova specie non è sorprendente in quanto deve adattarsi per poter utilizzare i recettori del visone e entrare nelle cellule modificando la proteina Spike”.
– In Italia già nel mese di Agosto hanno trovato due visoni positivi in un allevamento, i Nas stanno facendo delle verifiche negli allevamenti italiani, fortunatamente meno numerosi e affollati (circa 60000 visoni in un anno) di cui non si conoscono gli esiti (Il messaggero 29.11.20); il ministro della Salute ha disposto con un’ordinanza la sospensione delle attività negli allevamenti fino a Febbraio 2021 in base al Dpr 8 febbraio 1954, n. 320.
-L’OMS è in attesa di altri dati al fine di giudicare la pericolosità delle mutazioni del virus Sars Cov-2 in Olanda e nei paesi dove si trovano allevamenti di visoni.