Di Maria Pia Ciccariello
Quando mai abbiamo avuto il tempo di guardarci allo specchio più di cinque minuti?
Mai, non è accaduto mai nelle nostre vite gravate da mille fardelli.
Sono sotto le coperte, al mattino intorno alle nove, con i miei movimenti sento il lenzuolo scivolare sul materasso e intorno alla finestra uccellini cinguettare; se ci penso, sembra di stare in paradiso!
Poi mi volto e la mente comincia a mettersi in movimento, ricordo perché sono ancora nel letto, perché non riesco ad alzarmi, perché non ho tra il cervello altro che un unico pensiero oppure un’unica parola: È finita?
Ho perso il conto dei miei giorni, di questa vita che scorre velocemente ma che sembra allo stesso tempo infinita, penso che sia stata un dono, importante ed essenziale in questi tempi. Questa pausa, un time out sul ring di questa battaglia con il vivere, per certi versi mi ha salvato, ci ha salvati dalla corsa che stavamo percorrendo verso l’ignoto.
Grazie a lei ora sappiamo meglio chi siamo e cosa vorremmo essere arrivati allo stop, le nostre passioni sono cambiate o addirittura ritrovate, amiamo di più e apprezziamo le piccole cose, non siamo più portati a giudicare ma ad accettare o a lasciar perdere.
Quanti mai hanno visto più di dieci film alla settimana? Chi ha mai letto sei libri in cinque giorni?
Chi ha mai messo su carta i propri pensieri? Sono assurdità si poteva pensare un tempo, ma adesso è pura normalità. Ecco magari una volta fuori, io vorrei raccontarla questa storia, alla gente che è pronta ad incamminarsi nella propria vita, ai bambini che hanno speranze e desideri.
Questa è un’esperienza di vita, un racconto che porta a riflettere, deve entrare negli animi buoni e cattivi, per poter guarire e migliorare.
“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”
diceva Mahatma Gandhi; così dovremmo vivere ogni giorno che ci è stato donato, anche se può sembrare insignificante.
